Così la Moldavia viene a riprendersi i turisti italiani

19 Febbraio 09:22 2024 Stampa questo articolo

La piccola Repubblica della Moldova in Bit, sostenuta dall’associazione nazionale dei tour operator incoming, per promuovere la sua offerta turistica ricca di esperienze da vivere, con focus speciale su enogastronomia, natura, cultura e folklore.

Presenti allo stand della destinazione anche alcune realtà che lavorano per far conoscere l’offerta turistica del Paese, Castel Mini – Wine resort e boutique hotel, l’agenzia viaggi Panda Tour, il tour operator Tatrabis, dmc per la destinazione, Apit – National Association of Tourism industry Patrons, Medical Tourism Association of Moldova e la compagnia aerea FlyOne.

Il Paese è di nuovo collegato all’Italia, dopo lo stop dei voli causato dallo scoppio del conflitto russo-ucraino, con diversi voli diretti in partenza dai principali aeroporti italiani operati da WizzAir e FlyOne e ha colto l’occasione della fiera di Milano per ribadire la sicurezza della destinazione.

«Siamo in fiera anche per sottolineare che, pur essendo confinanti con l’Ucraina, nel Paese non c’è nessun pericolo e la situazione civile è totalmente pacifica e sicura», commenta Tatiana Lazar di Tatrabis.

«La Moldova è ancora poco conosciuta – continua Lazar – come meta turistica e la nostra partecipazione alle fiere come la Bit  è fondamentale per presentarci al pubblico degli addetti ai lavori e dei visitatori; molti giovani si sono fermati al nostro stand per informarsi sulla destinazione in questi giorni. In particolare, suscita molta curiosità negli italiani la nostra offerta turistica relativa al turismo enologico, fatta proprio a voi che siete un Paese famoso per il vino; le persone inizialmente rimangono sorprese, ma poi si incuriosiscono e vogliono conoscere tutto sulla nostra “Strada del vino Iter Vitis“, riconosciuta itinerario culturale dal Consiglio d’Europa».

La Moldova, la cui superficie è di solo 34mila kmq, nonostante le piccole dimensioni si classifica tra i 20 maggiori produttori mondiali di vino ed è una delle destinazioni internazionali del turismo del vino; diversi itinerari propongono la visita di cantine storiche sottoterra, come le più famose di Cricova e Milestii Mici, vere e proprie città sotterranee, che si estendono per chilometri sotto il suolo e si visitano a bordo di trenini elettrici, con diverse fermate per assaggiare i vini di alta qualità conservati all’interno dei tunnel.

Il piccolo Stato indipendente, nato nel 1991 dalla dissoluzione dell’Urss, è passato in un decennio dall’essere classificato tra le destinazioni meno visitate del mondo da Lonely Planet nel 2013, all’essere definita “un’esperienza enoturistica fuori dall’ordinario” dalla rivista Forbes nel 2019.

Oggi è una destinazione che timidamente si riaffaccia al mercato, dopo lo stop del Covid, e a due anni dallo scoppio del conflitto russo-ucraino, che ormai sembra drammaticamente cristallizzato tanto da potere permettere una totale ripresa dei collegamenti aerei del Paese con il resto dell’Europa, e punta molto su un turismo giovane diversificando l’offerta e arricchendola di nuovi temi attrattivi, come il turismo sportivo.

Anche la capacità ricettiva si sta modellando per rivolgersi a un turista che ama muoversi d andare oltre i luoghi più conosciuti; se nella capitale Chisinau, il cuore del turismo in Moldova, sono già presenti strutture ricettive di ogni tipologia, dalle pensioni fino agli hotel di lusso delle catene internazionali, nelle aree rurali, fin ora meno battute dai turisti, sta aumentando notevolmente la capacità ricettiva fatta di accoglienti ed economici b&b e pensioni a conduzione familiare situati lungo itinerari culturali, strade del vino, percorsi ciclabili ed escursionistici che fanno parte dell’offerta di turismo attivo e naturalistico, fatta di cicloturismo, trekking, kayak, arrampicata, birdwatching.

«Prima della guerra russo-ucraina, avevamo diverse collaborazioni con importanti tour operator, ora stiamo cercando di ricostruire di nuovo la rete commerciale aumentando il numero di adv che collaborano con noi; come dmc, per far conoscere al trade la destinazione, abbiamo in programma, durante l’anno, l’organizzazione di diversi fam trip cha facciano vivere a chi poi venderà il nostro prodotto le tante esperienze turistiche che si possono fare in Moldova», conclude Tatiana Lazar.

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Carla Villani
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