Sicurezza prima di tutto:
il mantra 2024 del travel
Viaggio, ergo sum. Ma oggi andare in vacanza vuol dire soprattutto viaggiare in sicurezza. Tra scioperi dei trasporti, ritardi colossali, blackout informatici, emergenze sanitarie, ritardi nell’emissione dei passaporti, alluvioni, incendi e terremoti, la casistica delle cause che possono provocare un danno o compromettere la vacanza stessa si allunga di anno in anno. E dopo la pandemia e i conflitti in Ucraina e in terra israelo-palestinese, sia il mondo assicurativo, che quello del turismo organizzato, sono chiamati a nuove sfide.
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DAMMI IL CINQUE
Non è un caso se l’Unità di Crisi del ministero degli Esteri, insieme ad Astoi e altre associazioni di categoria abbiano lanciato la campagna “Dammi il cinque”, che si riassume in cinque regole di comportamento che i turisti italiani devono tenere a mente prima di partire: dalla comunicazione dei propri recapiti telefonici al tour operator o all’agente di viaggi alla consultazione del sito Viaggiaresicuri.it della Farnesina, dalla registrazione sul portale ministeriale Dovesiamonelmondo.it all’apposita app da scaricare su smartphone e tablet. Accorgimenti che possono completare il range di protezione attivato con una polizza assicurativa.
PRONTO SOCCORSO DEL MONDO
A scendere in campo nel turismo lo stesso capo dell’Unità di Crisi, Nicola Minasi, che alla convention Welcome Travel in Bit ha ribadito: «Noi siamo il “pronto soccorso del mondo” e vogliamo allargare la collaborazione, già avviata con le rappresentanze di operatori turistici, anche alle varie compagnie assicurative, perché con il contributo di tutti gli attori della filiera si può avere un attendibile profilo del viaggiatore, e consentirci così interventi in tempo reale, come accaduto nel 2023 per gli incendi in Grecia o il terremoto in Marocco.
Un gioco di squadra per attivare assistenza immediata e rimpatri». Sicurezza a 360 gradi, dunque, quale valore aggiunto della vacanza. Un fattore-chiave anche per il leader di mercato Alpitour World, come ribadito dal suo direttore marketing corporate e t.o. Tommaso Bertini, che la pone al centro nell’attività di comunicazione del brand, in tandem con il grande must del turismo organizzato: ovvero l’affidabilità.
EXPLOIT DEI VIAGGI ASSICURATI
In ambito leisure il tema va di pari passo con l’exploit delle travel insurance, protagonista di un boom senza precedenti, come è stato rilevato nel recente report del Customer Lab di Allianz Partners che analizzando il macro scenario in Paesi-chiave come Gran Bretagna, Germania, Italia, Francia e Belgio ha evidenziato come le intenzioni di acquisto di un’assicurazione viaggio sono più che raddoppiate tra il 2019 e il 2023, passando dal 21% al 55% dello scorso anno per i viaggi internazionali. Un trend che proseguirà anche nei tempi a venire.
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Tra le priorità operative indicate dagli analisti spiccano le piattaforme digitali che ormai sono una componente vitale del futuro assicurativo, per aumentare la scalabilità delle soluzioni, ridurre i costi e migliorare l’esperienza del cliente. Una tendenza che va coniugata con il cosiddetto human touch, ovvero la capacità di fornire tecnologia digitale all’avanguardia garantendo servizi altamente personalizzati quando si affrontano situazioni complesse e delicate, in particolare le emergenze mediche.
IL TOCCO UMANO
In tale ambito ben si innesta la consulenza professionale di agenti di viaggi e tour operator che, conoscendo il cliente, possono contribuire a ottimizzare la loro “safety”. Un esempio su tutti, a livello internazionale, è l’adesione del colosso tedesco Tui a Safer Tourism, organizzazione che si prefigge di salvaguardare i viaggiatori in giro per il mondo e ridurre i danni prevenibili ai vacanzieri, richiedendo elevati standard di sicurezza ai fornitori di servizi turistici che vi aderiscono. Gli operatori devono poi fornire ai clienti consigli pratici e risolvere rapidamente eventuali problemi di sicurezza, condividendo anche i dati e le best practice con altri associati e sfruttare la conoscenza dei luoghi programmati per migliorare gli standard di ospitalità e assistenza.
TRASFERTE SOTTO CONTROLLO
Ma il nodo sicurezza riguarda ormai profondamente anche i viaggi d’affari. Un recente studio della Global Business Travel Association (Gbta), ha infatti rilevato che nel computo delle spese per le trasferte di lavoro, che entro il 2027 arriveranno a 1,8 trilioni di dollari, tra le voci di costo con il maggior incremento figurano le assicurazioni di viaggio. Si è poi rafforzata in modo considerevole la già presente tendenza delle aziende a stipulare polizze personalizzate che contemplino il più ampio ventaglio delle minacce.
Per Gbta l’accresciuta attenzione delle imprese alle esigenze dei dipendenti o dei propri manager all’estero è un atto dovuto, visto che le aziende dovranno presto aderire agli standard sovranazionali, come la norma Iso 31030 per i viaggi internazionali, e alle disposizioni interne volte a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori.
COPERTURE EVOLUTE
In generale, il trend annuale di crescita delle polizze in Europa sarà del +13% da qui al 2030 con volumi d’affari che, secondo il report “Research & Insurance Market”, toccheranno i 32 miliardi di euro. Il settore naturalmente si sta adeguando all’evoluzione, ad esempio perfezionando le ormai note polizze parametriche, da molti considerate l’ultima frontiera dell’assicurazione coniugata al viaggio e alla vacanza. A differenza delle coperture tradizionali, in cui gli indennizzi sono basati sulle perdite effettive subite dall’assicurato, queste polizze di nuova generazione si basano su parametri oggettivi e predefiniti, che includono dati meteorologici o la magnitudo di un terremoto.
Quando il valore di uno di questi parametri supera una soglia predeterminata, l’assicurato riceve un indennizzo, indipendentemente dalle perdite reali. I vantaggio di queste formule risiedono nella velocità dell’indennizzo, con una decisa riduzione dei tempi di liquidazione, e nella trasparenza: perché, basandosi su parametri misurabili, l’elaborazione delle richieste e l’ammontare degli indennizzi non lasciano spazio a dubbi. Non ci sono dispute o negoziazioni sulle perdite effettive, dunque, perché l’indennizzo dipende dal raggiungimento dei parametri predefiniti.
LA GRANDE SVOLTA
Un’innovazione ad alto valore aggiunto, come ha spiegato in un recente forum Yannick Hasler del Gruppo finanziario svizzero Baloise, «è un cambio di paradigma nel processo di liquidazione dei sinistri perché non più legato alla denuncia dello stesso da parte dello stipulante. L’assicurazione parametrica, di fatto, colma la lacune della tradizionale copertura e offre un processo di richiesta di risarcimento completamente automatizzato e una comunicazione più proattiva con il cliente».