Quote rosa nel turismo, Wttc esulta: «Il 40% dei lavoratori è donna»
Le donne sono una forza trainante per il turismo. Per celebrare la Giornata internazionale della donna, il World Travel & Tourism Council (Wttc) sottolinea il ruolo fondamentale della componente femminile nel settore globale del travel. Secondo i dati Wttc, le “quote rosa” nel turismo rappresentano una parte significativa della forza lavoro del comparto, con quasi il 40% dell’occupazione totale. Questo segna un aumento sostanziale dal 2010 al 2019, evidenziando un’impennata del 24% nell’occupazione femminile diretta all’interno del travel, passando da 38,6 milioni a 47,8 milioni.
I risultati chiave rivelano che l’ospitalità sia a oggi il principale “datore di lavoro” delle donne nella filiera turistica, con oltre la metà (52%) di tutte le occupazioni femminili nel 2019 attribuite a questo segmento.
Julia Simpson, presidente e Ceo del Wttc, sottolinea l’impatto positivo nel settore, affermando: «Le lavoratrici nel travel & tourism svolgono un ruolo vitale. Siamo orgogliosi che il nostro sia uno dei maggiori “datori di lavoro” al mondo. Mettere la componente femminile al centro del viaggio e del turismo sarà fondamentale per garantire un futuro sostenibile per il comparto».
Il report rivela inoltre che le professioniste nel settore travel & tourism superano la partecipazione media alla forza lavoro in altri settori a livello globale. In regioni come le Americhe, rappresentano una quota maggiore di occupazione nel settore rispetto alla forza lavoro dell’intera economia.
Tra i migliori Paesi europei per la “carriera in rosa”, le nazioni scandinave si sono rivelate leader nel promuovere l’avanzamento professionale delle donne. Lo ha stabilito uno studio, condotto da esperti di Claims.co.uk, che si è immerso nei dati sul divario di genere provenienti dal World economic forum (Wef) per individuare il paese più progressista per l’occupazione femminile. L’Islanda è emersa come il paese leader per le lavoratrici, conquistando il primo posto col punteggio di 86,49 su 100. La Finlandia si classifica al secondo posto con 81,72, seguita a ruota dalla Norvegia al terzo posto con 68,97.
