Tassa di soggiorno, gli albergatori di Roma incasseranno di più

Tassa di soggiorno, gli albergatori di Roma incasseranno di più
13 Marzo 09:48 2024 Stampa questo articolo

Buona notizia per gli albergatori di Roma. Aumenta dall’1,5% all’1,8% il contribuito forfettario riconosciuto ai gestori delle strutture ricettive, a copertura delle commissioni pagate alle società interbancarie per l’incasso della tassa di soggiorno. Una richiesta avanzata da Federalberghi Roma, che ora esprime soddisfazione per l’accoglimento da parte dell’assemblea capitolina delle sue istanze. Già per il 2023 era stato deliberato un contributo forfettario dell’1,5%, rispetto al quale, tuttavia, non è ancora intervenuto il provvedimento dirigenziale attuativo.

«L’incremento del contributo forfettario, previsto già per il 2023, ma rispetto al quale non è stato ancora adottato il necessario provvedimento dirigenziale attuativo, ora deliberato – spiega il presidente della federazione degli albergatori romani, Giuseppe Roscioli – rappresenta un successo per la nostra organizzazione, che da tempo si batteva per questa riforma e nei fatti un più equo ristoro per l’attività di responsabile del contributo che i gestori delle strutture ricettive esercitano per conto del Comune».

Ora si attende anche l’immediata adozione delle determinazioni dirigenziali che renderanno operativi i ristori sia per il 2023 che per il 2024.

«Siamo grati a Roma Capitale – ha aggiunto Roscioli – per aver finalmente raccolto le nostre esortazioni, affinché la riscossione del contributo non rappresentasse, oltre che un impegno, un’attività in perdita per gli albergatori e auspichiamo che una percentuale fissa delle notevoli entrate che da esso derivano ogni anno all’amministrazione possa essere impiegata per la promozione del settore ed il decoro cittadino, come sarebbe logico e giusto».

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Andrea Lovelock
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