Sarà L’Aquila la Capitale italiana della Cultura 2026
Premiato il concetto del multitasking: sarà “L’Aquila-Città Multiverso” la Capitale italiana della Cultura 2026.
A proclamarla è stato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nella Sala Spadolini del ministero, alla presenza dei rappresentanti delle 10 città finaliste: Agnone, Alba, Gaeta , L’Aquila, Latina, Lucera (Foggia), Maratea, Rimini e Treviso, Unione dei Comuni Valdichiana Senese. All’evento hanno preso parte in collegamento video anche Matteo Ricci, sindaco di Pesaro Capitale italiana della Cultura in carica, e Francesco Miccichè, sindaco di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025.
La città vincitrice, grazie anche al contributo statale di 1 milione di euro, potrà valorizzare, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità.
«Tutte le città che hanno partecipato alla competizione dovrebbero essere Capitali della Cultura – dichiarato il ministro Gennaro Sangiuliano – perché l’Italia ha una grande ricchezza e tantissimi luoghi che meritano un viaggio. Mi congratulo con la città dell’Aquila che nel 2026 rappresenterà al meglio la nostra nazione, e accolgo pienamente l’idea di trovare sin da ora, per il prossimo bando, le risorse necessarie per premiare tutte le città finaliste in modo da far vivere questi progetti a lungo».
Sono state anche illustrate nel dettaglio le motivazioni della giuria, presieduta da Davide Maria Desario, al termine della procedura di selezione: «Il dossier dell’Aquila propone un modello di valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale, artistico e naturale. Mira al recupero dell’identità, puntando sulla cultura intesa come volano per la crescita e come elemento fondante di una comunità. Il progetto coinvolge un numero rilevante di realtà, creando un forte collante con i territori circostanti. Il budget previsto è coerente con gli obiettivi. La strategia di spesa indicata è destinata ad avere un importante effetto moltiplicatore. Il palinsesto degli eventi e delle iniziative si sviluppa per l’intero anno e copre tutto il panorama dell’espressione artistica e culturale: cinema, teatro, musica, arti visive. Apprezzata l’attenzione ai giovani che non saranno solo fruitori ma attori. Il progetto adempie agli indicatori del bando, con una buona integrazione tra pubblico e privato. Molto apprezzata la centralità e il coinvolgimento del sistema museale, bibliotecario e universitario. Il giudizio è eccellente».
In effetti, il progetto di “L’Aquila Città Multiverso” è un ambizioso programma di sperimentazione artistica per la creazione di un modello di rilancio socioeconomico territoriale a base culturale capace di proiettarla verso il futuro seguendo i quattro assi della Nuova Agenda Europea della Cultura: coesione sociale, salute pubblica benessere, creatività e innovazione, sostenibilità socio-ambientale. Immaginare L’Aquila come una città multiverso significa vederla come una realtà complessa in cui convivono e interagiscono molteplici dimensioni parallele, una città che apre possibilità inesplorate di creatività artistica e rigenerazione urbana, proprio grazie alla coesistenza dialogante di molteplici dimensioni spazio-temporali e culturali.
Nelle intenzioni degli organizzatori, L’Aquila potrà così costituire un modello replicabile di sviluppo sostenibile anche per Rieti e per le aree interne italiane ed europee. Un modello che ambisca a rimodulare con intelligenza il rapporto tra il centro urbano e una costellazione di piccoli centri dalla forte identità sociale e culturale. Un territorio, in tal senso, ancora vitale e capace di immaginare un progetto di futuro, ma che ha bisogno di una spinta decisiva per aprire un nuovo, vero ciclo generativo.
I 5 filoni multiculturalità, multidisciplinarietà, multitemporalità, multiriproducibilità e multinaturalità esploreranno, attraverso un ricco programma di iniziative, la complessità e la ricchezza culturale e ambientale che caratterizza L’Aquila, Rieti e i borghi circostanti.