Le guide turistiche al governo: “Legge umiliante”
In una durissima nota la Angt, associazione nazionale guide turistiche, rigetta i cambiamenti apportati con appositi emendamenti alla legge 190 del 13.12.2023 sulla riforma della disciplina della professione di guida turistica e critica duramente il comportamento del governo.
Nella nota si legge che: “Senza mostrare la minima premura di informare le associazioni di categoria il governo ha fatto e disfatto a suo piacimento”. Angt, da sempre contraria alla volontà del governo di applicare alle guide turistiche la direttiva Bolkestein “che ha portato a una legge che squalifica la professione, privandola di quella che è la sua vera peculiarità, cioè una specializzazione territoriale”, ha preferito non partecipare a un secondo incontro.
“Riunione peraltro convocata – continua la nota – con 14 ore di preavviso notturno, che avrebbe escluso qualsiasi contraddittorio essendo un mero annuncio di decisioni già prese. Con gli emendamenti, il governo ha proceduto a un ulteriore abbassamento dei requisiti d’accesso all’esame di abilitazione, come la soppressione dell’obbligo della laurea triennale e della conoscenza di due lingue straniere”.
Unico aspetto positivo rilevato da Angt riguarda l’eliminazione dell’assicurazione obbligatoria, ma per il resto la nota prosegue ribadendo che: “Con questi emendamenti viene definitivamente distrutta la professione di guida turistica, relegando quelli che avrebbero dovuto essere dei professionisti qualificati, interpreti del patrimonio storico culturale delle regioni del nostro Paese, a figure dal profilo indefinito e senza spessore. Gli attuali emendamenti, di fatto, non sono volti alla regolamentazione di una professione, ma piuttosto alla sua deregolamentazione trasformandola da professione a mestiere. Se ciò è offensivo e lesivo nei confronti dei professionisti già abilitati, lo è ancor di più nei confronti dei giovani che desiderassero svolgere la professione di guida e soprattutto nei confronti della nostra nazione che costituisce eccezione culturale nel mondo. La nostra cultura è stata trasformata in merce circolante sul mercato per puro scopo lucrativo e speculativo a vantaggio di operatori e lobby straniere che si prenderanno il Pil costituito dalle visite guidate. Uno degli emendamenti esonera le piattaforme che offrono visite guidate, su cui transita la maggior parte della domanda, dall’obbligo di avvalersi di guide turistiche abilitate”.
Angt rileva inoltre che ogni anno si registrano almeno 500 domande di soggetti esteri che possono svolgere occasionalmente in Italia la professione di guida turistica, ma siccome l’occasionalità non viene verificata, le prestazioni possono rivelarsi permanenti, così come viene lasciata alla discrezione del ministero la compensazione dei titoli acquisiti all’estero, ottenuti con percorsi facilitati anche da cittadini italiani residenti in Italia.
La nota si conclude sottolineando: “Si tratta di una legge umiliante, che con la guida turistica uccide la cultura e la storia dell’Italia e che neanche sa tutelare i professionisti contro questi fenomeni invasivi. Saremo lo zimbello di Paesi europei che al contrario dell’Italia hanno considerazione e rispetto per la figura della guida turistica, curandone la formazione e la professionalità, considerandola mediatrice delle proprie tradizioni e della propria storia nei confronti dei visitatori. Se prima di questa assurda globalizzazione della cultura si ragionava in termini di qualità, ora grazie alla legge 190 si ragionerà solo in termini di quantità andando sempre più al ribasso”.
La tutela della professione delle guide turistiche è al centro dell’attenzione anche di Confguide-Confcommercio che, in occasione delle celebrazione della Giornata del Made in Italy, ha voluto ribadire il ruolo fondamentale svolto dalle guide turistiche nella divulgazione al pubblico della conoscenza dei patrimoni culturale, storico, monumentale, archeologico, turistico, enogastronomico, del nostro Paese.
«Siamo orgogliosi della nostra professione e nella Giornata del Made in Italy – dichiara Valeria Gerli, presidente di Confguide – vogliamo accendere i riflettori mediatici sulla guida turistica, affinché il grande pubblico sappia che ogni guida abilitata è un professionista che si dedica quotidianamente allo studio ed all’aggiornamento delle proprie conoscenze per poter fornire il più alto livello di servizi».