L’ecoturismo piace al 48% degli italiani: Sardegna al top

19 Luglio 14:31 2017 Stampa questo articolo

Attenzione al consumo di risorse, utilizzo di fonti rinnovabili, alimentazione biologica e a chilometro zero e forme di mobilità condivisa. Queste sono solo alcune delle buone pratiche che decretano il successo di molte strutture e località turistiche apprezzate dal 48% degli italiani, sempre più sensibili ad assumere azioni rispettose nei confronti dell’ambiente e confermando una crescita costante dell’ecoturismo.

È quanto emerge da uno studio promosso da Espresso Communication per il Consorzio Servizi Legno Sughero (ConLegno), condotto su circa 1200 persone tra i 18 e i 65 anni, con il coinvolgimento di un panel di 15 docenti universitari.

Tra le ragioni che spingono i nostri connazionali a essere green, una maggiore consapevolezza del proprio impatto sull’ambiente (62%), seguita dal desiderio di conoscere le tradizioni culturali ed enogastronomiche di una località (53%), dalla volontà di entrare in contatto con la natura (52%) e dal desiderio di dedicarsi al benessere psicofisico personale praticando attività sportive (48%). Infine, la necessità di contribuire al sostegno dell’economia e dello sviluppo di un luogo (34%).

Se quando si è in vacanza fare escursioni con guide locali per esplorare aree protette o borghi storici è una pratica condivisa dal 57%, acquistare e consumare prodotti del posto a chilometro zero è un desiderio per il 54%, come anche la tendenza a lasciare a casa l’automobile – quando è possibile – prediligendo i trasporti pubblici (55%). Il 47% pratica invece attività sportive all’aria aperta, mentre l’acquisto di souvenir che valorizzino l’artigianato locale è un’azione condivisa dal 43%. Infine, chiedere ospitalità ai proprietari di aziende agricole e realtà artigianali per imparare il mestiere ed evadere dalla routine quotidiana è ancora una scelta per pochi (27%).

In Italia le mete green più gettonate dagli italiani sono la Sardegna (38%), la Puglia (34%), il Trentino (31%), la Sicilia (29%), le Marche e l’Umbria (27%). A livello europeo, preferiscono invece la Grecia (22%), la Spagna (19%), l’Irlanda (17%), la Svezia (13%) e la Danimarca (9%).

Lo studio ha permesso inoltre di tracciare un vero e proprio identikit dell’ecoturista: innanzitutto per il 56% si tratta di donne e per il 40% di uomini. Tra di loro la maggior parte ha un titolo di studio medio-alto (71%) e un’età compresa tra i 18 e i 30 anni (58%), mentre la percentuale scende al 52% tra i 31 e i 50 anni e al 34% tra gli over 50. Infine, i turisti amici dell’ambiente provengono principalmente dalle grandi città. In testa c’è Milano (57%), seguita da Roma (52%), Bologna (51%), Firenze (50%) e Torino (49%).

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