Nodo Colosseo, il grido degli operatori: «Dateci più biglietti»

Nodo Colosseo, il grido degli operatori: «Dateci più biglietti»
16 Aprile 11:59 2024 Stampa questo articolo

Si apre un nuovo fronte di protesta degli operatori turistici e agenzie di viaggi dell’incoming, che hanno subìto l’ennesima discriminazione nell’affaire della biglietteria per l’ingresso al Colosseo, il sito archeologico più frequentato in Italia con una media di 12 milioni di visitatori l’anno. La nuova gestione, che scatterà il prossimo 1 maggio, vede protagonista il Consorzio Nazionale dei Servizi, subentrato alla società CoopCulture nella programmazione degli ingressi e nella prenotazione ed emissione dei ticket.

Il consorzio, che ha vinto la gara d’appalto per la gestione della biglietteria, ha infatti deciso di adottare un sistema che prevede il contingentamento dei tagliandi d’ingresso. Un metodo attraverso il quale agli operatori spetta il 30% dei tagliandi, una quota del tutto insufficiente a soddisfare l’enorme richiesta che proviene dal mercato del turismo organizzato.

Quella dei biglietti d’ingresso al Colosseo è una polemica che si trascina da mesi e ha raggiunto il suo apice a fine dello scorso anno con lo scandalo del bagarinaggio. La direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, aveva deciso di porre un freno, intervenendo in Commissione turismo della giunta capitolina con l’annuncio di un avviso pubblico: i tour operator che intendevano  inoltrare richiesta per l’apposito accreditamento dovevano dimostrare di essere in possesso di specifici requisiti.

In quella occasione era stato anche ribadito che il nuovo metodo avrebbe scongiurato qualsiasi fenomeno di accaparramento con un’equa distribuzione della biglietteria secondo un accurato accertamento dei requisiti richiesti, tra i quali un vero e proprio tracciamento dei To e delle agenzie di viaggi. In quell’occasione la direttrice Russo aveva anche specificato che le nuove modalità messe a punto per la biglietteria del Colosseo sarebbero state impostate in collaborazione con la Guardia di Finanza, parte integrante del gruppo di lavoro che ha poi messo a punto sia il regolamento che la piattaforma per l’erogazione dei tagliandi.

C’è poi da ricordare che il 29 febbraio scorso, sul sito ufficiale colosseo.it, la direzione del Parco Archeologico del Colosseo aveva pubblicato l’avviso pubblico di manifestazione d’interesse per la creazione di un albo ufficiale, per la fase transitoria, degli operatori turistici abilitati ad assumere il ruolo di partner: un modo per selezionare in base a specifici requisiti professionali coloro che potevano accedere all’acquisizione dei tagliandi d’ingresso.

L'Autore

Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

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