Tui, Krings: «Il vantaggio di lavorare con le startup»

20 Luglio 09:32 2017 Stampa questo articolo

Intelligenza artificiale, blockchain, travel genetics e, tanto per gradire, veicoli a guida autonoma. Per il momento le loro applicazione nell’ambito del turismo appartengono ancora al mondo dei sogni, ma come spiega in un’intervista concessa a Tnooz Stephan Krings, director of business development, group strategy di Tui, il futuro è già dietro l’angolo.

E per andargli incontro prima degli altri, il colosso mondiale del travel ha stretto una partnership con Plug and Play, acceleratore basato nella Silicon Valley. «Ha un’ampia scelta di startup legate al mondo dei viaggi, ogni anno dalle 20 alle 25. Si tratta di una grande opportunità di capire come le nuove tecnologie possono lavorare nel nostro settore», ha detto Krings, sottolineando come un colosso delle dimensioni di Tui impieghi dai 6 ai 12 mesi prima di poter fare qualcosa di innovativo.

«Se invece sei una startup dedicata, puoi sviluppare un progetto in poche settimane», aggiunge. Per il momento però, la collaborazione con Plug and Play non ha ancora portato a nessun risultato concreto. «Siamo tuttora in una fase di apprendimento, abbiamo capito come le startup lavorano ed è incredibile come strutture così piccole possano raggiungere risultati così importanti. Da parte nostra – dice – vogliamo tenere le cose separate fino a quando sarà possibile, lasciando a queste giovani aziende la libertà per sviluppare i loro progetti».

Tra questi, Tui ha già identificato alcune delle tecnologie che nei prossimi anni cambieranno l’industria del travel: «Sto parlando sicuramente dell’intelligenza artificiale, che rafforzerà la customer experience nei termini di una maggiore personalizzazione e di un maggiore coinvolgimento».

Altro punto fermo, la cosiddetta travel genetics, «che sta utilizzando i big data per mettere in relazione hotel e potenziali clienti per creare offerte personalizzate». Altra tecnologia sotto la lente d’ingrandimento di Tui è la blockchain, i cui sviluppi potrebbero riguardare le procedure relative all’identità dei viaggiatori oppure servire a gestire in maniera più efficiente gli inventari degli hotel. «Un’altra storia interessante potrebbe essere quella legata ai veicoli a guida autonoma. Magari richiederà molto tempo per diventare realtà, ma potrebbe funzionare in spazi ben definiti, come ad esempio i resort», conclude Krings.

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Giorgio Maggi
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