Atm e la parabola di Dubai: «Presto un nuovo aeroporto»
«Siamo conosciuti come la destinazione del lusso e degli hotel a sette stelle, ma Dubai è anche una destinazione per famiglie e per chi vuole fare vacanze economiche», così il ceo di Dubai Corporation for Tourism, Issam Kazim, nel giorno dell’inaugurazione dell’Atm – Arabian Travel Market, parlando con la stampa specializzata.
La manifestazione che si concluderà giovedì 9 maggio, vede quest’anno 2.300 espositori provenienti da 165 Paesi. Attesi 41mila visitatori. Numeri record per questa fiera del turismo, rispetto a tutte le edizioni precedenti.
Ma Dubai macina primati anche sul fronte delle presenze turistiche: nei primi tre mesi dell’anno, queste sono cresciute dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2023: ovvero 5,18 milioni di pernottamenti in più.
Una crescita velocissima che sta saturando l’aeroporto e anche altre infrastrutture meno strategiche, ma comunque molto importanti, come la rete stradale. Proprio pochi giorni fa, ha ricordato Kazim, è stata annunciata la costruzione di un nuovo scalo che sarà in grado di accogliere un traffico molto maggiore e che verrà realizzato, secondo il governo emiratino, con criteri diversi da quelli finora applicati negli aeroporti di tutto il mondo.
Anche le strutture alberghiere stanno crescendo in previsione dell’incremento di visitatori. Al momento l’Emirato conta quasi 100mila camere tra quattro e cinque stelle, che rappresentano il 64% del totale. Il tasso di occupazione è fra i più alti al mondo: fra l’81% e l’84%.
«Abbiamo studiato la provenienza di chi viene in visita a Dubai e la quota più importante è rappresentata dagli europei occidentali, pari al 22% – sottolinea Kazim – Noi abbiamo delle campagne globali per la maggior parte dei mercati, ma su specifici bacini vogliamo lavorare con una comunicazione creata appositamente e azioni di nicchia. E vogliamo utilizzare tutti i canali, come i social, gli influencer, le celebrità e via dicendo».
L’ambizione di Dubai, però, non si ferma al leisure. Già adesso il turismo d’affari riguarda una grossa fetta di viaggiatori. Ma, con una presenza di residenti stranieri che si aggira intorno al 90% della popolazione, Dubai è sempre più considerata una meta ideale per impiantare un’impresa o per trovare opportunità lavorative.
«Ci stiamo rivelando l’ambiente ideale per startup e per investimenti su grandi progetti – afferma il ceo di Dubai Corporation for Tourism – La conferma viene dal fatto che le attività ricettive e ricreative sono tutte iniziative di imprenditori. Non vengono finanziate dal governo che però crea l’ambiente ideale per sviluppare queste iniziative. Le facilita».
Lo stesso sta puntando sui nuovi talenti con una piattaforma creata appositamente, la Sme – Small and Medium Enterprises, che offre supporto finanziario e assistenza per guidare i nuovi imprenditori dei settori viaggi, turismo e aviazione.
Stamane il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha inaugurato il padiglione Italia, curato da Enit, che vede presenti otto Regioni italiane (Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Veneto e Sicilia), Visit Brescia e 36 operatori turistici, per un totale di oltre 100 aziende partecipanti. Santanchè, che ieri ha incontrato il sovrano di Ras Al Khaimah, lo sceicco Saud bin Saqr Al Qasimi, ha visitato Atm, accompagnata dall’Ambasciatore italiano negli Emirati, Lorenzo Fanara, e dal presidente di Enit, Alessandra Priante. «Un incontro fondamentale, specie in riferimento al Golfo e alla proiezione verso i mercati dell’India e del sudest asiatico, dove creare nuove sinergie e partnership con un mercato altospendente – fa notare il ministro – Sono momenti preziosi per definire strategie di apertura a nuove aree di grande interesse per la crescita del comparto e, specificamente, per il segmento del lusso, che genera importanti benefici economici per imprese e territori, e che vede nell’Italia una destinazione molto ambita.