Ita-Lufthansa, controproposta all’Ue: cederà 22 rotte
Taglio di 22 rotte dall’Italia, per la precisione da Milano Linate, verso destinazioni europee e una limatura di alcune rotte intercontinentali verso Usa, Canada e Giappone. Questo, in estrema sintesi, sarebbe il contenuto del documento che Lufthansa e Ita Airways hanno inviato ieri alla Commissione Ue – rispettando il termine richiesto del 6 maggio – fatto trapelare da fonti vicine ai vertici delle due compagnie e prontamente riportato da alcuni quotidiani nazionali.
A conti fatti sarebbe quasi metà di quelle 39 rotte sulle quali si era concentrato lo “Statement of Objections” inviato da Bruxelles a Lufthansa e al Mef, referente per Ita. I due potenziali partner avrebbero così in buona parte accontentato i tecnici dell’Ue, che avevano sollevato forti preoccupazioni sulla restrizione di una concorrenza in Europa che avrebbe causato un’impennata di tariffe, ma senza abbandonare alcune rotte long-haul decisamente molto, troppo remunerative per rinunciarvi a cuor leggero.
A questo punto il pallino passa a Bruxelles, che dovrebbe decidere entro il 13 giugno, tra l’altro a pochi giorni dagli esiti delle elezioni europee. Legittima la trepidazione e Francoforte e Roma: da qui i tentativi di capire gli umori provenienti dall’Ue, perché i remedies ben delimitati potrebbero determinare un irrigidimento della Commissione, solitamente inflessibile su certi parametri. Come, al contrario, potrebbero generare un orientamento opposto con l’apprezzamento per le controproposte che hanno comunque accolto al 50-60% quanto richiesto dalla Commissione Ue. Nei giorni scorsi, comunque, manifestazioni di ottimismo sul matrimonio prima dai vertici di Lufthansa, poi dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.
E’ bene ricordare che in gioco ci sono quei 325 milioni di euro che Lufthansa è pronto a versare nelle casse di Ita, a fronte del’acquisizione del 41% della compagnia aerea nazionale. Sempre secondo indiscrezioni dell’ultimora, la Commissione Ue starebbe rivedendo e rivalutando il peso specifico di Ryanair, che pur operando in prevalenza negli scali minori di tutta Europa, ricopre un peso specifico considerevole, soprattutto in Italia dove, a conti fatti, vanta il 56% di quote-mercato. Così come si starebbero anche rivalutando le osservazioni già evidenziate dai vertici Lufthansa e Ita riguardo al pricing, poiché secondo i vettori sarebbe proprio il ridimensionamento di rotte a determinare un possibile rincaro delle tariffe aeree.
Sulle rotte intercontinentali, invece, sempre secondo un’indiscrezione di fonti vicine a Bruxelles, la Commissione Ue potrebbe trovare una mediazione chiedendo a Ita una sorta di moratoria su alcuni accordi di joint-venture, vale a dire una sospensione temporanea di operatività su alcune tratte transatlantiche.