Ita-Lufthansa, verdetto rinviato: l’Ue deciderà il 4 luglio
Sarà il 4 luglio la data del verdetto della Commissione Ue sui “remedies” presentati da Lufthansa e Ita Airways in risposta alle “obiezioni” di Bruxelles. Le tre settimane in più per completare la fase 2 dell’indagine rispetto al 13 giugno annunciato in un primo momento, serviranno ai tecnici Ue per verificare, insieme agli altri player dei cieli europei (vettori e aeroporti) le condizioni di libera concorrenza che si verrebbero a creare con l’adozione delle controproposte studiate dai due potenziali partner.
Nello specifico, la questione riguarda il taglio delle 22 tratte su Milano-Linate, ovvero 11 slot tutti di Lufthansa, che consentirà a Ita di mantenere inalterata la sua offerta sullo scalo milanese, come dichiarato alle agenzie di stampa dallo stesso presidente della compagnia aerea italiana, Antonino Turicchi: «Gli slot incrementali sono oggetto di rilascio. Mettendo insieme Lufthansa e Ita, non si aumenterà la quota che Ita ha: quindi saranno le 22 coppie di slot del gruppo Lufthansa l’oggetto di rilascio».
Inoltre, previsto il taglio di 15 tratte sulle direttrici dall’Italia (Milano e Roma-Fiumicino) verso Germania, Austria, Belgio e Svizzera, ovvero i Paesi dove operano Austrian, Brussels Airlines e Swiss, che gravitano nell’universo del Gruppo Lufthansa. Ma i due nodi che si dovranno sciogliere riguardano i tagli sulle rotte intercontinentali, Usa, Canada e Giappone, che per Ita e Lufthansa rappresentano un bacino di remuneratività di una certa consistenza e sulle quali avrebbero proposto solo un ridimensionamento tutto da vagliare.
Così come l’altro scoglio degli accordi interline nella Star, per i quali la Commissione Ue avrebbe chiesto una sospensione di operatività di almeno 2 anni. Su quest’ultimo punto Ita e Lufthansa potrebbero ammorbidire le loro posizioni, ma sono solo ipotesi.
Di certo c’è la decisa volontà dei due partner di giungere entro luglio alla definizione dell’accordo, che prevede il versamento di 325 milioni di euro da parte di Lufthansa nelle casse di Ita Airways e l’acquisizione del 41% del vettore italiano.
L’ultimo spauracchio arriva dal ceo di Ryanair, Michael O’Leary, che proprio ieri ha ventilato l’ipotesi di un ricorso circa il via libera all’intera operazione Ita-Lh qualora gli slot su Roma-Fiumicino venissero ceduti alla aerolinea competitor Condor, il vettore charter che gravita nell’orbita di Lufthansan.
A conti fatti l’incertezza sugli esiti del matrimonio Ita-Lh resta, perché se da un lato si riscontra un pacato ottimismo espresso sia dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che da Turicchi e dal ceo di Lufthansa Carsten Spohr, dall’altro c’è il gelido commento della commissaria Ue Margrethe Vestager, che interpellata dalla stampa tedesca ha esplicitamente dichiarato: «Se non si possono risolvere i gravi problemi di concorrenza, non possiamo approvare l’operazione». Una riflessione che suona più come tatticismo per non sbilanciarsi prima dell’esame completo del nuovo documento di “remedies” presentato da Lufthansa e dal Mef a Bruxelles.