Balneari, indennizzi ai gestori uscenti? Proposta al vaglio
A seguito delle crescenti fibrillazioni provenienti dal settore dei balneari, Fratelli d’Italia (FdI) prova a correre ai ripari con una proposta di legge che si prefigge di superare l’impasse determinata dalla pronuncia dell’Ue. Una irremovibile posizione, quella di Bruxelles, suffragata anche dalla recente sentenza del Consiglio di Stato che ha di fatto escluso ulteriori proroghe rispetto alla scadenza del 31 dicembre 2024 entro cui avviare le gare per le nuove concessioni balneari.
Ragion per cui, è stato presentato dal deputato di FdI Riccardo Zucconi un emendamento che, in caso di gare per le concessioni balneari, propone che il gestore entrante debba riconoscere a quello uscente un indennizzo corrispondente al valore aziendale dell’impresa balneare. Valore che sarà stabilito dalla perizia di un professionista abilitato, che verrà reso pubblico quando verrà indetto il bando.
La proposta presentata in commissione Finanze della Camera è finalizzata all’abrogazione dell’articolo 49 del Codice della navigazione. La norma stabilisce infatti che le opere fisse costruite su una zona demaniale restano acquisite dallo Stato, senza indennizzo alla scadenza della concessione.
In realtà, a ben vedere, il principio degli indennizzi era già previsto dalla legge sulla concorrenza varata due anni fa dal governo Draghi, ma non sono stati mai approvati i decreti attuativi per definire i criteri uniformi per la quantificazione.
L’emendamento di FdI punta così a tutelare l’investimento e contrastare forme dirette e indirette di indebito arricchimento.