Khosrowshahi: «Expedia e Uber? Non sono così diverse»
Expedia e Uber? Già adesso non sono così diverse, anzi. A dirlo è il neo-ceo dell’azienda californiana dell’ospitalità, l’ex-Expedia, Dara Khosrowshahi, che in un’intervista concessa a Tnooz ipotizza un parallelismo tra le due realtà citando addirittura il the chicken and the egg dilemma. Ovvero: è nato prima l’uovo o la gallina?
«Expedia e Uber devono entrambe costruire un mercato, sia dal lato della domanda, che dell’offerta. Ciò significa che per costruire l’offerta devi per forza essere in grado di fabbricare una domanda, e viceversa. Tutto ciò è qualcosa che Expedia ha fatto nel corso degli anni, e che Uber ha fatto e adesso deve continuare a perfezionare», dice.
Un compito non facile se si pensa che la cura Khosrowshahi dovrà incominciare proprio dall’interno della stanze dei bottoni di Uber, provando a ricomporre per prima cosa le fratture esistenti all’interno del board. Obiettivo, secondo quanto riporta il Financial Times in suo articolo: allontanare i sintomi di una crisi costellata negli ultimi tempi da scandali di varia natura rimbalzati sui mezzi di informazione, e dalle dimissioni lo scorso giugno del vice presidente della società Emil Michael, e dall’allontanamento dalla guida dell’azienda anche del ceo Travis Kalanick.
«Sono spaventato – ha scritto Khosrowshahi ai suoi ex dipendenti di Expedia annunciando la dipartita – si tratta di una delle decisioni più difficili, ma è anche l’opportunità della mia vita. E se ci sono difficoltà e complessità da affrontare, sono proprio queste che mi divertono». Per lasciare Expedia, Bloomberg ha ipotizzato che il 48enne di origini iraniane possa avere negoziato una buonuscita da circa 200 milioni di dollari.