Che sia a rate, o a mezzo online banking, i pagamenti alternativi saranno parte integrante del futuro delle vendite, anche nel turismo. L’aumento costante delle vendite ecommerce e il progresso tecnologico hanno reso consumatori e aziende sempre più esigenti rispetto al momento del pagamento, sia online che in store, considerato parte integrante dell’esperienza d’acquisto. A dimostrarlo sono i dati: i pagamenti digitali varranno entro il 2027 oltre 9mila miliardi di dollari online e quasi 6mila miliardi di dollari in store, e saranno i digital wallet a guidare questa crescita a livello globale.
Axerve in uno studio dedicato evidenzia l’adozione di strumenti alternativi in tutti i settori merceologici – travel compreso – evidenziando come i wallet digitali siano tra gli strumenti maggiormente utilizzati nel mondo e come clienti piattaforme di buy now pay later (bnpl) e le nuove soluzioni account-to-account (A2A), quest’ultimo metodo alternativo basato sull’online banking, stiano riscontrando il favore degli acquirenti.
PayPal si conferma lo strumento con i volumi più rilevanti, con il 59% del totale dei pagamenti alternativi. Seguono MyBank, con il 25%, e Sofort by Klarna che rappresenta il 3% del totale degli incassi con strumenti diversi dalle carte di credito.
Mettendo a confronto il valore del transato dei singoli strumenti sul totale incassato dagli ecommerce che hanno integrato quelle specifiche alternative è Klarna, nella sua formula di pagamento in tranche, a registrare la penetrazione maggiore rispetto al totale degli incassi (22%).
Alessandro Bocca, ceo di Axerve, dichiara: «La penetrazione di mercato dei pagamenti alternativi in diverse aree geografiche e nei differenti settori merceologici ne conferma la costante crescita a scapito di quelli tradizionali nei diversi Paesi del mondo. Nei prossimi anni ci aspettiamo un ulteriore sviluppo nell’offerta di pagamenti alternativi e per gli esercenti sarà fondamentale dotarsi di piattaforme di incasso in grado di orchestrare un moltitudine di soluzioni, in un ecosistema sempre più complesso anche in termini di supply chain dei servizi correlati all’interno del quale sarà fondamentale sapersi muovere velocemente, per ottimizzare le vendite e ridurre i costi».
Il settore viaggi e trasporti, insieme a quello del fashion, è tra i più eterogenei in termini di adozione di alternative payment, soprattutto perché molto dipende dai mercati di riferimento a cui si rivolgono i merchant. È interessante notare come l’insieme dei pagamenti A2A corrisponda a quasi il 13% del transato totale. In questo settore sono i pagamenti come Alipay e iDeal, rivolti rispettivamente a Cina e Paesi Bassi, a registrare i volumi più significativi: 42% e 39% dei volumi totali. PayPal corrisponde a oltre l’21% degli incassi, sempre in riferimento agli incassi complessivi di chi ha integrato questo strumento, mentre MyBank supera l’11%.
Se si prendono in esame invece tutte le aziende che operano in ambito B2B, a prescindere dal settore merceologico, chi ha scelto PayPal registra con questo strumento circa il 24% del fatturato. È interessante notare che PayPal bnpl (paga in tre rate) supera il 4% dell’incassato, quando integrato tra le opzioni di pagamento. MyBank, strumento ideale per questo ambito, anche grazie ai limiti di importo molto più elevati di quelli tipici delle carte di credito, si ferma a poco meno del 3%.