A spasso per Montpellier: a piedi o magari in tram
Una città universitaria (la cui facoltà di medicina contende a Bologna il primato di facoltà più antica), a solo 11 km dal mare, all’avanguardia in tema di architettura ed ecoturismo.
I principali monumenti del centro storico di Montpellier, in parte medievale, sono tutti raggiungibili a piedi, in bicicletta o in tram. Quattro linee di tram davvero uniche, che solo a vederle mettono allegria: la linea 1, blu con rondini bianche, e la 2, arancione con fiori multicolori, sono opera dei designer Elizabeth Garouste e Mattia Bonetti; quelli delle linee 3 e 4 sono invece realizzati dallo stilista francese Christian Lacroix, che ha studiato storia dell’arte proprio all’università di Montpellier: la 3 si distingue per i motivi marini, con pesci e stelle acquatiche sullo sfondo, la 4 è un tripudio di oro, perle, pietre, con motivi architettonici ispirati al castello di Peyrou e alla fontana delle Tre Grazie, due monumenti simbolo della città.
Tra i quartieri più interessanti dal punto di vista urbanistico, Antigone, realizzato da Ricardo Boffil, con edifici in calcestruzzo che si ispirano alla classicità, e Port-Marianne, con progetti di architetti famosi come Jean Nouvel e Zaha Hadid, che ha firmato anche la nuova sede degli archivi dipartimentali. Senza dimenticare il nuovo municipio, un edificio di un blu scuro che cambia con il sole.
Capoluogo fino a ieri del Languedoc Roussillon, Montpellier si conferma una delle città principali, con Tolosa, della nuova regione che ora comprende anche il Midi Pyrénées. E per decidere il nome di questa nuova regione, ora la seconda più grande di Francia per estensione, è prevista una consultazione popolare entro l’estate.