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A Verona tre nuovi Iat per l’informazione turistica

Torri del Benaco da adobe

Torri del Benaco

Tre nuovi uffici informazioni – Iat – aperti nel territorio veronese. Si trovano a Caprino Veronese, San Zeno di Montagna e Torri del Benaco, ovvero dal lago alla montagna: i turisti troveranno nei loro itinerari tre rinnovati uffici di informazione e accoglienza, un esempio di sinergia tra il mondo pubblico e quello privato.

«Con queste due aperture abbiamo dimostrato che è possibile connettere il territorio veronese grazie alla rete regionale degli Iat, che offre una visione completa e omogenea della promozione turistica del Veneto», sottolinea l’assessore al Turismo della Regione Veneto, Federico Caner, sull’importante operazione che riguarda sia Verona che tutto l’incoming veneto.

Significativa anche la loro collocazione. Partendo da Caprino Veronese, lo Iat è ubicato all’interno della splendida Villa Carlotti, che è anche sede del Municipio e ospita al primo piano il Museo civico: era un palazzo di proprietà privata dell’omonimo marchese. I Carlotti erano proprietari terrieri, originari dal paese di Garda, che avevano fatto fortuna prestando servizio militare a Firenze sotto i Medici, che concessero loro il titolo di marchesi dopo le vittorie contro i turchi. Al museo, fondato nel 1980, si può vedere il Compianto sul Cristo Morto, realizzato nella prima metà del 1300, l’esempio in pietra più antico finora trovato.

A San Zeno di Montagna lo Iat si trova in una posizione strategica, nella Contrada Ca’ Montagna, e ricorda una piccola baita.

Infine, quello di Torri del Benaco Benaco si affaccia sul parcheggio grande del borgo, a metà del Lago di Garda. Esattamente di fronte all’ufficio c’è la fermata del traghetto che attraversa il lago nel tratto Torri-Maderno. I turisti sono per lo più appassionati di montagna e trekking. Tra i diversi percorsi quello più importante è sicuramente la passeggiata al ponte tibetano, che si trova nel piccolo borgo di Crero. L’ufficio offre un’esperienza immersiva del territorio con visori e ospita la prima stazione di ricarica per cellulari con power bank.

«Abbiamo un territorio costellato di bellezze naturalistiche e architettoniche, un vero e proprio museo a cielo aperto che lascia estasiasti anche gli stessi veneti – osserva Caner – Se questa ricchezza può essere fruibile lo è anche grazie al lavoro di Verona Garda Foundation, esempio virtuoso di offerta e gestione integrata della promozione e della commercializzazione della destinazione. La fondazione, infatti, mettendo assieme più di 70 sindaci della provincia veronese, riesce a organizzare il turismo e l’accoglienza, leve indispensabili per raccontare le meraviglie della zona».

La foto pubblicata all’interno dell’articolo è stata inviata dall’ufficio stampa Iat.
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