by Redazione | 7 Marzo 2019 12:55
In occasione del terzo vertice annuale sull’aviazione, A4E (Airlines for Europe) fa sentire la sua voce e chiede all’Unione Europea di adottare un’azione decisa riguardo alle politiche dell’aviazione continentale. L’accusa dell’associazione delle compagnie aeree europee riguarda la mancanza di attenzione per il settore che ha provocato un inefficiente sistema europeo di gestione del traffico aereo, una legislazione obsoleta in materia di diritti dei passeggeri e la mancanza di una riforma della Direttiva Ue sui diritti aeroportuali.
«In un momento in cui emergono dubbi sui benefici dell’integrazione europea, A4E lancia un appello urgente ai futuri responsabili politici a Bruxelles e in tutte le capitali europee affinché la politica dell’aviazione venga considerata una priorità critica per i prossimi cinque anni. È un’urgenza che non può più essere ignorata, né tantomeno essere relegata allo status di velleità», ha dichiarato Thomas Reynaert, direttore generale di Airlines for Europe.
Se il trasporto aereo in Europa non diventa una proprietà si mette a rischio, secondo A4E l’efficienza dello spazio aereo e la garanzia ai consumatori che i loro viaggi non vengano improvvisamente vanificati.Un appello che è rivolto, in vista delle prossime elezioni, anche e soprattutto al nuovo Parlamento europeo e alla nuova Commissione che nasceranno nei prossimi mesi.
«Il mercato unico dell’aviazione è una delle maggiori conquiste dell’Unione europea, ma i progressi in questo settore si sono arenati e stiamo facendo passi indietro. L’Ue deve affrontare gli inefficienti monopoli dell’Atc (i controllori di volo) attraverso l’internazionalizzazione dello spazio aereo, con l’introduzione della concorrenza tra fornitori di servizi Atc, una formazione più rapida e un dislocamento flessibile dei controllori del traffico aereo», ha rimarcato Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair e presidente di turno di A4E.
La proposta di Airlines fo Europe si declina in sei mosse, che suggeriscono all’Ue:
– garantire che gli Stati membri adottino delle misure per ridurre al minimo l’impatto dei disagi nella circolazione di persone e merci in Europa, sia riguardo al traffico aereo che dei servizi di terra;
– rivedere il Regolamento 261/2004 al fine di istituire un quadro giuridico chiaro, proporzionato e stabile in materia dei diritti dei passeggeri del trasporto aereo;
– evitare le soluzioni rapide alle pressanti e complesse sfide ambientali, concentrandosi invece sull’aiuto al trasporto aereo nel ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili e sostenendo iniziative di ricerca e sviluppo;
– garantire che lo schema internazionale di compensazione e riduzione delle emissioni di Co2 derivanti dall’aviazione civile (Corsia), previsto dalla Risoluzione Icao, sia l’unica misura di riduzione di CO2 applicabile alle emissioni dei voli internazionali in Europa a partire dal 2021;
–tutelare i consumatori garantendo che l’aviazione non diventi una mucca da mungere a disposizione dei governi nazionali e dei fornitori monopolistici;
– rivedere la direttiva sui diritti aeroportuali del 2009 per garantire che gli aeroporti che esercitano una situazione di monopolio cessino di far lievitare i costi dei voli europei.
Inoltre, gli Stati membri devono urgentemente adottare azioni concrete per realizzare i principi di un cielo europeo uniforme per i loro cittadini, consentendo all’Ue di attuare finalmente l’iniziativa del Cielo unico europeo.
Fondata nel 2016, Airlines for Europe conta tra i suoi membri le seguenti compagnie: Aegean, airBaltic, Air France-Klm, Cargolux, easyJet, Finnair, Icelandair, International Airlines Group (Iag), Jet2.com, Lufthansa Group, Norwegian, Ryanair, Tap Air Portugal, Smartwings e Volotea.
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