Accoglienza Sicura, così riapriranno gli hotel in Italia
Subito dopo l’annuncio del premier Giuseppe Conte delle linee guida per dare inizio alla fase 2, Federalberghi, Assohotel e Confindustria Alberghi hanno inviato al governo e alle Regioni il protocollo nazionale per la prevenzione contro la diffusione del Covid-19 nelle strutture ricettive, dal nome Accoglienza Sicura.
Le tre organizzazioni nazionali hanno elaborato il documento dopo un’intensa e costante collaborazione, individuando i passaggi essenziali per garantire misure efficaci di prevenzione della diffusione del virus sempre allo scopo di tutelare la salute degli ospiti e dei collaboratori, e di realizzare l’equilibrio necessario per garantire l’erogazione del servizio in condizioni di sicurezza e sostenibilità, evitando tuttavia di snaturarne le caratteristiche.
«Abbiamo bisogno – ha spiegato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – di garantire ed essere garantiti per poter riaprire le nostre strutture e far sentire i nostri ospiti protetti come a casa propria. Proprio per questo motivo, nella delicata stesura del protocollo nazionale, ci siamo affidati a figure terze, ovvero professionisti italiani e stranieri che, con le loro rispettive competenze, potessero individuare la strada più sicura per consentire alle attività del sistema ricettivo di riaprire con i giusti presupposti».
Il protocollo è stato redatto da una task force composta da imprenditori e dirigenti, italiani e stranieri, espressione delle diverse categorie e tipologie di strutture turistico ricettive che – con l’ausilio di consulenti in materia di igiene e sicurezza e sotto la supervisione del professor Pierluigi Viale dell’Università di Bologna, direttore delle unità operative malattie infettive del Policlinico di Sant’Orsola, hanno analizzato le diverse fasi dei processi di produzione ed erogazione del servizio, individuando gli eventuali punti critici e suggerendo le conseguenti misure da adottare, prospettando quando possibile la disponibilità di soluzioni alternative, ispirate al principio della sicurezza equivalente.
Alla redazione del protocollo hanno collaborato anche la Croce Rossa Italiana e rappresentanti di imprese alberghiere e associazioni territoriali degli albergatori che stanno curando, al fianco della Protezione Civile e del Sistema Sanitario Nazionale, le soluzioni ricettive destinate ad accogliere gli operatori sanitari e i volontari impegnati nella gestione dell’emergenza nonché le persone in quarantena.
Il documento è stato elaborato sulla base delle informazioni disponibili e delle disposizioni ad oggi vigenti. Esso sarà quindi soggetto a revisione in caso di aggiornamento delle suddette fonti, di evoluzione della situazione epidemiologica e sulla base delle esperienze che saranno maturate in fase di applicazione in condizioni di normalità.
«L’auspicio – ha aggiunto la vice presidente di Confindustria Alberghi, Maria Carmela Colaiacovo – è che il documento possa essere un utile spunto anche per tutte le Regioni affinché sia possibile adottare principi unici, lineari e omogenei su tutto il territorio nazionale».