Accompagnatori turistici esclusi da Fiumicino, arriva il ricorso al Tar del Lazio
Si intensifica la polemica all’aeroporto di Fiumicino dopo l’esclusione degli accompagnatori turistici dall’area arrivi internazionali dello scalo romano: oltre 200 rappresentanti della categoria operanti nello salo di Roma (su circa 500 professionisti interessati dalla vicenda), hanno presentato un ricorso al Tar del Lazio avverso la decisione, immotivata, di Enac e di Adr di non rinnovare le tessere di accesso all’area bagagli e di non rilasciarne di nuove.
La decisione di impugnare i provvedimenti è stata presa in seguito ai tentativi fatti di convincere Enac a tornare sui suoi passi per consentire ai professionisti di continuare a svolgere il loro lavoro nel luogo dove lo hanno sempre svolto e che ne caratterizza appunto la professionalità.
Nella nota diffusa l’associazione nazionale Agilo si sofferma sul fatto che come l’Enac avrebbe potuto facilmente garantire a chi già aveva contratti per servizi da svolgere esclusivamente nelle aree accessibili solo tramite permesso la possibilità di portare a termine la stagione, ma senza alcuna motivazione ha proseguito nel muro contro muro.
La stessa Agilo rammenta che espellere lavoratori senza motivo, improvvisamente, ad inizio stagione è un comportamento inaccettabile posto in essere da un ente governativo, e l’associazione si chiede a chi gioverà tale esclusione se non società quali quelle che offrono servizi di handling aeroportuali, per un ulteriore appetibile fatturato, e lasciando a casa chi invece come lavoratore autonomo non ha null’altro da “offrire” che la propria ineguagliabile professionalità e abilitazione a svolgere quelle mansioni.
La nota prosegue con una sibillina sottolineatura fatta a titolo informativo: dal primo marzo scorso, Vito Riggio, che dal 2003 al 2018 ha ricoperto la presidenza dell’Enac, ha assunto la carica presidente di Assohandlers, Associazione Nazionale Operatori Servizi Aeroportuali di Handling.
Agilo offrirà agli accompagnatori supporto e appoggio, come già è stato fatto da un’altra associazione interessata quale Fiavet Lazio che ricorda alle autorità competenti che tutto questo sta accadendo alla vigilia di una stagione estiva che si preannuncia particolarmente favorevole per il turismo e dunque con un’alta affluenza di passeggeri nel principali scalo internazionale del Paese.