Retromarcia improvviso di Sebastien Bazin, ceo di AccorHotels, che a giugno scorso aveva fatto trapelare un certo interesse per un importante investimento in Air France-Klm.
Il gruppo franco-olandese, zavorrato dalla complessa situazione di Air France – conti negativi, bocciatura del nuovo contratto dei dipendenti tramite referendum e conseguente dimissione del ceo, Jean Marc Janaillac – era entrato nell’orbita della catena di hotel come parte di un investimento nel settore del travel e dell’aviazione.
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Lo scorso giovedì, però, durante la presentazione dei risultati del secondo trimester di AccorHotels, Bazin ha annunciato che non proseguirà nella valutazione di un ingresso nel capitale della compagnia aerea.
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In ogni caso, la società non ha scartato eventuali forme di collaborazione: «Il Gruppo rimane convinto che un rafforzamento delle partnership tra catene di hotel e linee aeree possa offrire un grande potenziale ci crezione di valore per entrambe».
Tornando ai dati di bilancio, AccorHotels ha registrato un profitto netto di 2,18 miliardi di euro in seguito alla vendita di alcuni asset di AccorInvest, una operazione he ha visto aumentare i ricavi dell’8% raggiungendo nel secondo trimestre la quota di 1,46 miliardi di euro. Gli ultimi investimenti della catena ricalcano la trasformazione del suo business model che ha portato alla vendita della maggior prte degli asset immobiliari di AccorInvest, seguita dall’integrazione delle catene Mantra in Austral, Mantis in Sud Africa, il progetto di 40 nuovi hotel nel continente Africano, l’acquisizione di Movenpick e quella di Gekko in Francia.