Aci Europe: “Così la ripresa premia gli scali regionali”
Gli scali medio-piccoli recuperano più velocemente rispetto ai mega-hub aeroportuali. È questa l’analisi di Aci Europe che si è riunita al teatro Massimo di Palermo lo scorso 29 marzo per l’annuale assemblea degli aeroporti regionali europei.
Secondo Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe, per la maggior parte degli scali regionali Ue le prospettive di traffico del 2022 fanno prevedere un superamento dei livelli pre-Covid stimato del +1,2-2,2% mentre per i grandi scali l’attività resterà ancora al di sotto del 2019. «Gli aeroporti più piccoli hanno già recuperato il 64% del traffico pre-Covid mentre gli scali più grandi si sono arrestati al 53%», ha detto Jankovec.
Sull’impatto del conflitto in Ucraina, invece, Jankovec ha ribadito: «prima della guerra eravamo molto fiduciosi sulla ripresa estiva, ma ora il conflitto può cambiare le cose. Nei mesi di gennaio e febbraio il network degli aeroporti segnava -45% del traffico passeggeri rispetto ai livelli 2019. Nei prossimi mesi, infine, a soffrire di più saranno gli scali che hanno una forte dipendenza dal mercato russo/ucraino: Bulgaria, Cipro e i Paesi chi si trovano vicino all’area di conflitto».