Nonostante i lusinghieri risultati di traffico aereo a luglio, con un +70% rispetto al luglio 2021, Aci Europe è in pressing sulle compagnie aeree affinché già nella stagione invernale riportino all’80% la loro capacità di offerta, sfruttando quindi quasi appieno gli slot e favorendo un rapido ritorno alla normalità.
Si deve, infatti, sfruttare il trend di crescita che si è consolidato nei mesi estivi come dimostrano i dati del rapporto mensile di Aci Europe riferito appunto a luglio, quando grazie al forte aumento del traffico internazionale (+102%), molto più incisivo della crescita nel segmento domestico (+11,8%), l’intero settore ha potuto beneficiare di una consistente ripartenza nel traffico passeggeri, anche se il rapporto evidenzia come rispetto ai livelli pre pandemia il traffico a luglio si è attestato a -14,4%, in ulteriore miglioramento rispetto al mese precedente (-17,3% a giugno).
Gli aeroporti europei cosiddetti “major” per volumi di traffico, sempre a luglio, hanno visto il loro traffico passeggeri quasi raddoppiare al +94,3% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, con quelli in Irlanda (+386,5%), Regno Unito (+349,6%), Finlandia (+268,5%), Slovacchia (+167,1%) e Islanda (+146,8%) che registrano gli incrementi più elevati. Così come gli aeroporti in Grecia (+5,4%), Lussemburgo (+2,2%) e Islanda (+1,7%) hanno ottenuto una ripresa più contenuta.
Da sottolineare che tra i mercati più grandi dell’Ue, le migliori performance sono arrivate dagli aeroporti in Spagna (-7,9%) e Italia (-9,6%), seguiti da Francia (-13,5%) e Regno Unito (-19,1%). Mentre nel resto d’Europa e quindi negli scali minori la crescita è stata solo del +10,8% a luglio rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.
Ma ora la vera sfida è la stagione invernale come ha ricordato con un certo puntiglio Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe, che ha dichiarato: «Luglio ha continuato a fornire un tanto necessario aumento del traffico passeggeri per la maggior parte degli aeroporti europei, spinto da viaggi prevalentemente per il tempo libero, così come da vettori ultra low cost che hanno ampliato la capacità ben oltre livelli pre pandemici».
“Poiché il mercato Ue ha fortemente trainato la ripresa e i volumi di traffico si stanno finalmente avvicinando ai livelli pre Covid – ha proseguito – è essenziale che l’Europa riporti alla normalità le regole relative alle bande orarie aeroportuali, richiedendo alle compagnie aeree di utilizzare efficacemente gli slot per l’80% del tempo durante la prossima stagione invernale a partire dalla fine di ottobre. Questo è esattamente ciò che la Commissione europea ha proposto sulla base di un’analisi di mercato approfondita, con tutta la flessibilità necessaria per tenere debitamente conto delle restrizioni di viaggio che interessano ancora alcuni mercati. Tornare alla regola di utilizzo dell’80% è essenziale in questo momento critico e dinamico della ripresa».