In lutto il trasporto aereo italiano per la scomparsa, a 83 anni, di Domenico Cempella, uno dei pochissimi manager di Alitalia che riuscì a far registrare utili alla compagnia aerea di bandiera. La sua storia professionale è davvero emblematica. Assunto come semplice addetto scalo, negli anni Ottanta Cempella maturò una profonda esperienza sul campo scalando progressivamente posizioni sempre più di rilievo.
Poi divenne amministratore delegato di Alitalia e guidò il vettore dal 1996 al 2001, riportandolo in attivo dopo anni di pesanti risultati negativi. Grazie ad accordi sindacali, per l’epoca lungimiranti, e a una rigorosa politica di controllo nei costi, con la messa a terra di aeromobili troppo onerosi, Cempella scelse anche manager capaci e competenti, inanellando crescenti successi operativi.
Ancora oggi molti operatori del settore lo ricordano come un manager carismatico, competente e pragmatico. Tra i tanti ricordi, quello di Fausto Palombelli, per tanti anni in Alitalia e oggi chief commercial officer di Aeroporti di Roma, che su LinkedIn scrive: «Oggi se n’è andato un grande uomo e un pezzo della storia dell’aviazione commerciale. Conoscenza dell’azienda, visione strategica e leadership, con questo mix ci ha guidati in un sogno che avrebbe potuto fare grande Alitalia. L’alleanza Klm/AZ è stata un’esperienza entusiasmante e viverla al suo fianco è stato un onore. Quando si interruppe il progetto, mi disse “professore, non ce la fanno fare”. E finì un sogno e l’Alitalia. Riposi in pace, dottor Cempella».