Addio a Renzo Druetto, “eroico” editore del turismo
Per i suoi 90 anni, tre anni fa, fu grande festa: amici, colleghi del travel, ex soci, gli si strinsero al fianco con stravaganti e accorati messaggi di auguri all’indirizzo della Rsa di Torino dove viveva. Da ieri pomeriggio il cuore di Renzo Druetto, fondatore della testata Ttg Italia, della fiera Ttg Incontri (oggi Ttg Travel Experience) e confondatore del workshop B2B bergamasco NoFrills, ha smesso di battere. E con la sua scomparsa si è chiuso un capitolo fondamentale della storia dell’editoria turistica italiana.
Tra i primi a ricordarlo, l’ex collega Paolo Audino, che ha affidato ai social un emozionante ricordo: «Renzo Druetto ci ha lasciati. L’ho visto qualche mese fa e insieme abbiamo ricordato le avventure di quel mondo del turismo che lui, più di tanti altri, ha contribuito a far crescere. Sono in molti a dovergli tanto, io per primo, che ho avuto la fortuna di lavorare con lui in un Ttg Italia eroico e sempre all’avanguardia. Mi ha insegnato la trasparenza e la follia, la determinazione e l’attaccamento alla squadra, l’ingegnosità e il coraggio di guardare sempre avanti. Tanti successi di oggi hanno radici profonde nelle sue intuizioni e nelle sue visioni. Tanti viaggi in giro per il mondo a inseguire novità e opportunità e anche in quest’ultimo viaggio mi sa che qualche nuova destinazione o qualche nuova nicchia di mercato la troverà».
È sempre Audino a ricordare con affetto e riconoscenza gli incontri tra Druetto e Marco Valerio Ambrosini, fondatore de L’Agenzia di Viaggi. Figure storiche, d’altri tempi, «da cui abbiamo imparato tanto».
Ne celebra le gesta anche Guida Viaggi, giornale diretto dall’ex socio Paolo Bertagni, che rievoca il leggendario incontro a Roma tra Druetto e Rupert Murdoch, da cui nacque un accordo di franchising che portò alla creazione della testata trade e di altre pubblicazioni in Est Europa.
“Era un vulcano di idee. Pilota di rally, socio di un albergo in Guatemala, detentore di un’isola e di una nave in Belize, socio della prima società ferroviaria privata italiana, collezionista di quadri naif del Centro America (poi donati al Sermig), organizzatore di una fiera improntata su prototipi di motori elettrici quando ancora le macchine elettriche non erano state messe in produzione. A guidarlo una grande curiosità, la passione di realizzare – sempre – qualcosa di innovativo e, sicuramente, un grande coraggio”, si legge nell’articolo a firma Laura Dominici, a lui profondamente legata.
Lo ricorda naturalmente anche Ttg Italia, attraverso le parole del suo direttore: “Renzo aveva un grande intuito e il coraggio di lanciare progetti innovativi, dando spazio ai giovani”.
Oggi l’intera industria turistica lo saluta, grata per il suo enorme contributo allo sviluppo del settore, in termini di informazione e networking.
L’Agenzia di Viaggi Magazine si stringe a chi lo amava, porgendo alla sua famiglia allargata le più sentite condoglianze.