Addio Fico, aprirà a settembre Grand Tour Italia
«Grand Tour Italia rappresenterà il viaggio nell’Italia e nelle regioni: si entrerà in Val d’Aosta, si uscirà dalla Sicilia e dalla Sardegna passando in mezzo a tutte le regioni italiane. Racconteremo la biodiversità italiana, con le osterie provenienti dal mondo Slow Food che cambieranno tutti i mesi, grandi aree didattiche, regioni che porteranno lì le loro feste locali e folkloristiche. Sarà una cosa strepitosa, bellissima».
È questo, proprio nelle parole del suo ideatore e sostenitore più acceso Oscar Farinetti il progetto Grand Tour Italia nato dalle ceneri di Fico, a sua volta costola di Eataly. Che era una sorta di grande oasi gastronomica appena fuori Bologna e che ora non ci sarà più, sostituto da Grand Tour Italia. Apertura ufficiale giovedì 5 settembre, ma il parco è già stato presentato alla stampa il 21 maggio durante una conferenza presso il Centro Congressi(ex Fico) di Bologna.
Nuovo concept enogastronomico, ma non solo. Grand Tour Italia è un viaggio tra le eccellenze e i prodotti delle 20 regioni italiane che vuole offrire un’esperienza immersiva anche nella loro ricchezza culturale, storica, e paesaggistica. All’interno del grande parco agroalimentare, ogni regione ha un suo spazio dedicato che comprende un’area paesaggistica e di promozione turistica, un’osteria tipica con gestione e menù che variano periodicamente, un mercato con prodotti tipici regionali e un ricco programma di eventi culturali, enogastronomici e folkloristici.
Grand Tour Italia rappresenta un itinerario di (ri)scoperta dell’Italia, un percorso di 50.000 metri quadrati che ne celebra la storia, cultura e tradizioni attraverso il cibo e l’artigianato.
«Grand Tour è un racconto verticale delle eccellenze italiane, e non più orizzontale come accadeva prima», spiega l’ex proprietario di Eataly.
All’interno di Grand Tour Italia è prevista anche un’area didattica alla quale hanno lavorato la Scuola Holden di Torino per storia e cultura, Coldiretti, per l’agricoltura e Slow Food per la biodiversità enogastronomica. Partner nazionale sarà il ministero del Turismo.
Previsto anche uno spazio espositivo dedicato all’arte e alla fotografia contemporanea in collaborazione con Earth Foundation con una programmazione di mostre e una serie di pubblicazioni pensate per instaurare un dialogo con il contesto e celebrare la cultura del cibo.
Nella spazio libreria “I Capolavori”, realizzata in collaborazione con la Scuola Holden, sarà possibile trovare i 1.200 libri più importanti della storia, fra saggi e romanzi italiani e mondiali, libri per bambini e ragazzi, libri di cibo e cucina in consultazione gratuita e in vendita.
Gli sportivi potranno provare il Grand Tour Karting, una struttura esclusiva che coniuga intrattenimento e sostenibilità con l’utilizzo kart elettrici.
Non manca una fattoria, la Luna Farm, un parco divertimenti interamente dedicato a bambini e famiglie che si estende su 6.500 metri quadrati.
«L’ingresso allo spazio rimarrà assolutamente gratuito», ci tiene a specificare Farinetti. «Anche i prezzi dei vari servizi saranno buoni e accessibili».
All’interno dell’area del Grand Tour si svolgeranno lezioni di cucina ed educazione agroalimentare, a cui si aggiunge un ricco programma di eventi culturali, enogastronomici e folkloristici, con un’offerta in evoluzione.
«Puntiamo a 1 milione e mezzo di visitatori all’anno», sottolinea il papà di Eataly, il quale, nonostante le difficoltà finanziarie passate, ci tiene a ribadire che: «Non conosco nessun imprenditore che non abbia mai sbagliato. Mi assumo la responsabilità di tutti gli errori». Insomma, per la terza volta, è pronto a metterci la faccia.