by Claudia Ceci | 29 Marzo 2022 7:00
Lusso senza il russo. È la nuova sfida del turismo up level. L’intero settore del travel – dopo due anni di Covid – è chiamato ora a confrontarsi anche con gli effetti della guerra in Ucraina.
In Italia, il turismo dalla Federazione russa è stato tra quelli con maggior capacità di spesa, oltre che in vetta per numero di presenze: nel 2019 erano stati 1,7 milioni con 5,8 milioni di presenze (fonte Istat) con una spesa di 984 milioni di euro (secondo Bankitalia). Ed è un fenomeno di lungo corso, iniziato a metà anni Ottanta, consolidato e fatto di big spender (non solo di oligarchi e magnati, ma soprattutto persone con alto reddito e tenore di vita). Una fetta che adesso viene meno.
L’attesa è riposta sugli arrivi dagli Stati Uniti: l’Italia resta per gli Usa la destinazione preferita tra le mete Ue, anche se il conflitto in Europa lascia alcune incognite sul pieno ritorno degli americani.
E se il vero rilancio passa per i clienti luxury, la sfida è corteggiare e conquistare nuovi mercati con alta capacità di spesa, come quello arabo. Le istituzioni italiane si sono mosse utilizzando la vetrina internazionale “Expo Dubai” per attrarre i visitatori arabi. Apripista dell’operazione la Regione Lazio, che si è candidata come mete per il cosiddetto “turismo di lusso” puntando sui tesori di Roma e sui servizi turistici luxury – tra wellness, dimore di pregio, enogastronomia di qualità, eventi internazionali – delle sue cinque province.
Il tema non è solo italiano: il rilancio del turismo a livello globale passa dal lusso. Al netto delle conseguenze della guerra non ancora prevedibili, l’analisi contenuta nel report “Luxury Travel Market by Type (Adventure, Personalized, Cruising and yachting, Culinary, and Others) and Geography (Europe, North America, Apac, Mea, and South America) – Forecast and Analysis 2021-2025” di Technavio presume un aumento complessivo della quota di mercato dei viaggi di lusso di 1,23 trilioni di dollari nel quinquennio 2020-2025. Con un 30% di questa crescita attribuibile all’Europa e in particolare a Germania, Francia e Regno Unito, mercati chiave per i viaggi di lusso nel continente.
Intanto c’è chi, come il network Usa di adv up level Virtuoso, guarda al futuro individuando alcuni trend che guideranno le scelte dei turisti alto spendenti[1] già nel 2022: il valore della sostenibilità, le esperienze esclusive, la richiesta di consulenza esperta, i celebration travel (anniversari e matrimoni festeggiati dall’altra parte del mondo). Oltre al desiderio di esperienze private e in sicurezza – tendenza che la pandemia sta cristallizzando – in case e ville di lusso.
Source URL: https://www.lagenziadiviaggimag.it/addio-russi-avanti-arabi-nellitalia-a-cinque-stelle/
Copyright ©2024 L'Agenzia di Viaggi Magazine unless otherwise noted.