Son sempre le addizionali comunali ad influenzare fortemente le strategie di Ryanair. È di questi giorni il plauso dei vertici del vettore low cost alla decisione del sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, di non aumentare l’addizionale comunale di Brindisi di 1 euro a passeggero, ben comprendendo – si legge nella nota del vettore low cost – “l’impatto negativo che l’aumento dei diritti aeroportuali avrebbe avuto sulla connettività e sull’occupazione locale”.
A questa nota positiva, però, si aggiunge quella negativa riguardante Venezia, come osserva il country manager di Ryanair per l’Italia, Mauro Bolla. «Mentre Ryanair è impegnata con Aeroporti di Puglia a sviluppare un’ulteriore crescita e connettività di lungo termine per Brindisi e per la Regione, la compagnia aerea è stata costretta a rimuovere un aeromobile basato, cancellare 6 rotte e tagliare i voli su altre 6 rotte dall’aeroporto Marco Polo di Venezia per l’inverno 2023 a causa dell’eccessivo aumento delle tasse (+38%) deciso dal Comune di Venezia a partire dal 30 maggio 2023. Ryanair ha riallocato questa capacità dall’aeroporto Marco Polo di Venezia alle città concorrenti in Spagna e Portogallo che non hanno questa tassazione penalizzante e, anzi, offrono costi di accesso inferiori per stimolare la ripresa e la crescita del turismo».
Ecco perché la nota Ryanair si conclude con l’invito rivolto al Comune di Venezia a seguire l’esempio del comune di Brindisi eliminando urgentemente questo eccessivo aumento delle tasse per evitare ulteriori tagli di capacità che avranno un impatto irreparabile sulla connettività, sui posti di lavoro e sul turismo locale.