by Redazione | 11 Ottobre 2024 9:00
Si avvicina la 7ª edizione di Adriatic Sea Forum – Cruise, Ferry, Sail & Yacht, l’appuntamento internazionale itinerante dedicato al turismo via mare in Adriatico ideato e organizzato da Risposte Turismo, in programma a Ravenna giovedì 24 e venerdì 25 ottobre.
Sono oltre 200 i partecipanti che si sono registrati per seguire in presenza l’evento che si svolgerà a Teatro Dante Alighieri nella giornata di apertura, e presso il Palazzo Rasponi dalle Teste il giorno seguente. Circa 40 i relatori che animeranno i momenti di confronto della due giorni ravennate, in rappresentanza non solo dei sette Paesi che si affacciano sulle due sponde dell’Adriatico (Italia, Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Grecia e Montenegro e Slovenia) ma anche di altre nazioni quali Francia e Germania interessate a conoscere andamento e tendenze del turismo via mare in un’area che conta oltre 150 destinazioni turistiche in 25 regioni.
Tra di loro, per citarne alcuni: Alessandra Priante, presidente Enit; Pavle Tripković, Segretario di Stato al Ministero dei Trasporti e affari marittimi del governo del Montenegro; Kristijan Pavic, ceo Aci Marinas; Miha Zupanc, ceo Marina Portorož; Roberto Perocchio, presidente Assomarinas; Giovanni Acampora, presidente Assonautica; Rodolfo Giampieri, presidente Assoporti; Christoph Schladör, vicepresident decarbonisation Carnival Maritime; Leonardo Massa, vicepresident Southern Europe Msc Cruises ed Explora Journeys; Sotir Ben Cipa, presidente Saranda Tourism Association; Georgios Vagiannis, director newbuild Tui Cruises; Ana Karina Santini, avp international destination development, Royal Caribbean Group; Sylviane De Tracy, director cruise research & development Ponant; Francesca Benati, senior vicepresident travel seller Europe & amministratore delegato Italia Amadeus; Manjola Shehu, marketing and sales director AirAlbania.
«Siamo felici di portare l’Adriatic Sea Forum per la prima volta a Ravenna, una città che in questi anni ha dimostrato con importanti investimenti di voler puntare anche sul turismo via mare, come leva di crescita – ha dichiarato Francesco di Cesare, presidente Risposte Turismo – La settima edizione del forum sarà ancora una volta un’importante occasione di apprendimento e di confronto tra tutti gli operatori dei settori crociere, traghetti e nautica interessati a conoscere la situazione attuale, le tendenze e le prospettive del maritime tourism nell’area».
Intanto, ecco alcune anticipazioni contenute nella nuova edizione di Adriatic Sea Tourism Report (che sarà presentato durante il forum) il report di ricerca a cura di Risposte Turismo che analizza i flussi, le dimensioni, la natura e le direzioni dei movimenti turistici via mare in Adriatico.
A fine 2024 saranno oltre 37 milioni i passeggeri movimentati nei porti dell’Adriatico (imbarchi, sbarchi e transiti) da crociere (oltre 4,9 milioni, + 6,7% sul 2023) e traghetti e aliscafi (oltre 32,5 milioni, +2,1% sul 2023). E ad essi vanno aggiunti i turisti nautici che si muovono nell’area, utilizzando, assieme ai clienti stanziali, le numerose marine a disposizione.
Nel dettaglio, per il segmento crocieristico, Italia e Croazia si confermeranno ai primi posti rispettivamente per numero di passeggeri movimentati (2 milioni) e toccate nave (1.316). Da segnalare come in dieci anni, pur con un numero di crocieristi simile (4,8 milioni nel 2015 vs 4,9 milioni nel 2024) la concentrazione del traffico sia molto cambiata: nel 2015 i primi tre porti (Venezia, Dubrovnik e Corfù) movimentavano il 64% del traffico, dato oggi dimezzato (38%) a dimostrazione di un miglioramento nella distribuzione di flussi tra i porti adriatici e di nuovi equilibri dopo le regolamentazioni che hanno interessato Venezia.
La classifica dei porti adriatici di fine 2024 vedrà, al primo posto, Corfù (oltre 700 mila passeggeri movimentati e oltre 380 toccate navi) davanti a Kotor (per la prima volta oltre i 600mila passeggeri movimentati e 485 toccate nave, record nell’area adriatica) e Dubrovnik (542 mila passeggeri movimentati, ancora lontano dai 1,08 milioni registrati nel 2013, record storico).
Tra i porti crocieristici dell’Adriatico che si sono contraddistinti per crescita dei passeggeri movimentati si segnalano quelli di Pula (+155% sul 2023 arrivando a 3 mila passeggeri movimentati), Igoumenitsa (+67% con 7 mila passeggeri movimentati) e Brindisi (+42% con 104 mila passeggeri movimentati).
Per quanto riguarda traghetti e aliscafi, la classifica per nazione vedrà a fine anno la Croazia al primo posto con circa il 69% dei passeggeri movimentati nell’area (circa 22,5 milioni considerando anche le rotte interne con circa 12 milioni di passeggeri movimentati) grazie soprattutto al risultato di Split (5,6 milioni, di cui 2,9 milioni di rotte interne) e Zadar (2,6 milioni, di cui 1,5 milioni di rotte interne). A seguire la Grecia con i porti di Igoumenitsa (per la prima volta sopra i 3 milioni), Corfù (1,9 milioni) e Patras (549 mila), per un totale di oltre 5 milioni di passeggeri movimentati nelle rotte internazionali interne all’Adriatico (+2.5% sul 2023).
L’Italia confermerà il terzo posto raggiunto nel 2023, con oltre 3 milioni di passeggeri. Il porto italiano a registrare la miglior variazione positiva in passeggeri trasportati sarà Brindisi (+12% su 2023), che supererà per la prima volta i 660 mila passeggeri.
Passando alla nautica, la mappatura delle marine effettuata da Risposte Turismo ha portato all’individuazione di 344 strutture (tre in più rispetto alla precedente edizione di Adriatic Sea Tourism Report: il nuovo Airport Marina Tivat nella costa montenegrina nella seconda parte del 2023; e i nuovi Marina Drage e Marina Resort Cavtat nella costa croata quest’anno).
L’Italia conferma la sua leadership sia per numero di strutture (192) che per numero di posti barca (oltre 49.200 posti barca), davanti alla Croazia con 126 marine (+2 rispetto allo scorso anno) e quasi 21.300 posti barca (oltre 500 in più rispetto al 2023) e al Montenegro con 9 porti turistici (+1 rispetto allo scorso anno) e 3.750 posti barca (+200 rispetto al 2023).
Complessivamente, Italia e Croazia ospitano il 93% delle strutture individuate da Risposte Turismo e l’87,5% dell’offerta totale di posti barca in Adriatico, che quest’anno per la prima volta ha superato gli 80.000 ormeggi.
Analizzando la clientela delle strutture nautiche adriatiche, più della metà del campione intervistato (78) quest’anno dichiara una situazione di stabilità nel numero di clienti (55%), mentre più di un terzo (36%) sostiene di aver registrato una quantità di clienti superiore rispetto al 2023. Meno di una marina su dieci ha subìto una flessione nella clientela. Più nel dettaglio, ad aumentare è stata soprattutto la clientela straniera in transito giornaliero (50%), mentre a decrescere sono stati i clienti domestici che hanno utilizzato il marina come base di partenza di charter nautico (15%).
Considerando, infine, il charter nautico, secondo gli operatori ascoltati da Risposte Turismo (20) dopo una ripresa importante post pandemia il mercato sembra aver subìto una frenata. L’andamento della stagione 2024 è stato descritto in calo rispetto al 2023 da circa il 78% dei rispondenti per numero di clienti, e dal 72% per valore economico generato.
«Il maritime tourism in Adriatico è tornato ad assumere volumi e dinamiche che ne assicurano una centralità tra le principali aree del Mediterraneo e non solo – ha affermato di Cesare – Quanto notiamo è un interesse ormai stabile da parte dei grandi gruppi armatoriali così come delle società di charter e dei tour operator nello sviluppare movimentazioni turistiche lungo la costa orientale ed occidentale di questo mare. È un turismo che non limita i propri effetti al mare e alle coste. Credo che le politiche turistiche comunali, regionali, nazionali, transnazionali debbano sempre di più contemplare l’interconnessione mare-terra non solo in termini di intermodalità ma anche di prodotti turistici compositi. L’Adriatico potrebbe essere un eccezionale laboratorio di sviluppo».
Si discuterà di temi centrali per il presente e il futuro del turismo via mare nell’area: dall’utilizzo dei di carburanti alternativi per una maggiore sostenibilità dei traffici via mare (“Fueling maritime tourism”), all’evoluzione del turismo crocieristico nell’area (“Which cruise tourism we are going to have in Adriatic?”), dall’impatto delle politiche e delle iniziative pubbliche sul turismo marittimo nell’Adriatico (“The impact of public policies and initiatives on maritime tourism in Adriatic”) alla possibilità di estendere la stagione turistica oltre l’estate (“Will summer always be the season for maritime tourism in the Adriatic?”) fino ai nuovi itinerari e le destinazioni per la nautica (“Sailing the Adriatic (new routes and nautical destinations”).
Tra i temi affrontati da Adriatic Sea Forum 2024, anche il valore delle crociere a bordo di navi di media-piccola taglia (“Small cruise ships and alternative itineraries”), la possibile competizione tra traghetti e aereo (“Is there something ferries can learn from airline companies?”).
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