Il trasporto di uomini e merci è pronto all’ennesimo rivoluzione fatta di veicoli elettrici a guida autonoma che inonderanno città e destinazioni turistiche? Se lo chiede il nuovo report Deloitte “The elevated future of mobility: what’s next on the horizon”, che analizza l’evoluzione degli eVtol e indaga sul loro possibile sviluppo. EVtol è la sigla che rappresenta gli electric vertical take-off and landing vehicles, aeromobili elettrici o ibridi che permettono il sollevamento verticale e che stanno dimostrando di avere il potenziale per rivoluzionare il futuro del trasporto merci e passeggeri. Tuttavia, alcuni ostacoli continuano a rallentarne la diffusione su larga scala. Fra questi la gestione e regolamentazione di uno spazio aereo diversificato, così come le barriere psicologiche che frenano l’adozione di nuovi mezzi di trasporto.
Su un campione di 10mila consumatori intervistati a livello mondiale, emerge che circa la metà vede negli aeromobili a guida autonoma per passeggeri una valida soluzione per contrastare la congestione del traffico stradale, ma l’80% li considera veicoli non sicuri o ha qualche dubbio sulla loro sicurezza. Emerge, quindi, l’urgenza di implementare miglioramenti nelle tecnologie eVtol per la prevenzione delle collisioni, ad esempio. Infatti, mentre la tecnologia di bordo si trova in uno stato avanzato, la gestione dell’energia, compresa la potenza delle batterie, rimane un fattore limitante. Inoltre, per quanto riguarda l’infrastruttura, la maggior parte delle città non dispone di aree necessarie al decollo, all’atterraggio e spazi in grado di ospitare gli aeromobili.
«Sono stati fatti degli enormi passi avanti in queste nuove forme di mobilità, soprattutto negli ultimi due anni – afferma Gianluca Di Cicco, responsabile a&d per Deloitte Italia – sarà probabilmente il trasporto merci a sperimentare per primo gli aeromobili eVtol, mentre si discute sulla redditività dei sistemi anche per il trasporto passeggeri».
Deloitte prevede che fra il 2020 e il 2025 i prototipi eVtol per passeggeri saranno testati e commercializzati. In questo periodo, le diverse parti coinvolte lavoreranno per definire la regolamentazione, supportare lo sviluppo della rete di infrastrutture e creare sistemi di gestione del traffico. Si prevede inoltre che negli anni a seguire – indicativamente dal 2025 al 2030 – l’ampio uso di aeromobili eVtol per il trasporto merci introdurrà una prima ondata di velivoli destinati al trasporto passeggeri, grazie ai miglioramenti in affidabilità e sicurezza. Infine, a partire dal 2030, inizieranno a circolare e ad essere socialmente accettati eVtol a guida autonoma.
«Complessivamente, il mercato passeggeri degli eVtol sul territorio nordamericano è destinato a passare da un miliardo di dollari nel 2025 a 13,8 miliardi nel 2040 e, aggiunge Di Cicco, ciò rappresenta un’incredibile opportunità, ma anche un rischio per i produttori di elicotteri tradizionali, che se vogliono approfittare di nuove opportunità devono prendere in considerazione la possibilità di riesaminare i prodotti, i modelli di business o addirittura spostare l’attenzione sui mercati in evoluzione come il trasporto aereo senza equipaggio».