by Cristina Melis | 27 Settembre 2017 11:37
In occasione dell’inaugurazione dei nuovi uffici di Via Barberini a Roma, Aerolíneas Argentinas ha presentato il progetto Blue Door, proprio come le porte degli aeromobili della compagnia, concepito per migliorare l’esperienza del cliente dal momento in cui inizia il viaggio, sale vip e accesso a bordo inclusi, fino a quando arriva a destinazione. Con particolare attenzione per quanto riguarda il cibo servito a bordo degli aerei, come abbiamo potuto verificare grazie a una degustazione di alcune pietanze dei nuovi menu.
In base agli approfondimenti della Gastrophysic, la nuova scienza che, secondo gli studi di Charles Spence, professore di Oxford e autore del libro “Gastrophysics, the New Science of Eating”, analizza cosa in realtà si nasconda dietro al cibo e alle nostre abitudini alimentari, sostenendo che il piacere della tavola risieda più nella mente che nella bocca, lo chef Emanuel Zarlenga ha considerato gli effetti del viaggio aereo sulla percezione dei sapori, che a 33mila piedi di altitudine, con la pressurizzazione e l’aria priva di umidità della cabina, le luci artificiali e il livello di decibel, tende a modificarsi.
Rivoluzionando completamente il modo di concepire la ristorazione, non solo sono stati riformulati i menu, con ingredienti dolci e salati in grado di esaltare il gusto, ma per non alterare bouquet e aromi la scelta dei vini ha privilegiato le cantine situate al di sopra dei 2mila metri di altitudine, mentre sono stati studiati giochi di luci per mitigare lo stress e rendere l’esperienza a bordo più piacevole. E ora è anche possibile selezionare i menu sullo schermo individuale della propria poltrona, con illustrazione dettagliata dei prodotti utilizzati. Il tutto senza trascurare la grande tradizione culinaria argentina.
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