Aeromobili, partita a tre: la cinese Comac sfida Airbus e Boeing
Il terzo in comodo è in fase di decollo. Dalla Cina arriva “con furore” Comac, pronto a lanciare il guanto di sfida ad Airbus e Boeing: Air China sarà il cliente di lancio del C929, il nuovo widebody targato Pechino, come ha confermato il vicedirettore di Comac, Liu Yan, senza specificare tuttavia né i numeri di aeromobili ordinati né tantomeno la data di consegna.
Se il C919 compete con gli aeromobili a corridoio singolo made in Usa ed Europa – rispettivamente i Boeing 737 e la famiglia A320 di Airbus – il C929 punta a sottrarre terreno ai widebody dei due colossi. Per farlo, però, dovrà prima ottenere la certificazione dall’Easa (l’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea) e della Faa (Federal Aviation Administration).
Comac ha annunciato che il C929 avrà una capienza tra i 280 e i 400 posti e un’autonomia di 7.500 miglia nautiche (circa 12.000 km), la medesima del Dreamliner di Boeing.
Fondato dal governo cinese nel 2008, Comac ha realizzato come primo aeromobile l’ARJ21: grazie ai due motori situati nella parte posteriore della fusoliera, ricorda un MD-80, sebbene sia più corto e meno capiente, avendo una capacità di 90 passeggeri. Con la livrea di Chengdu Airlines, l’ARJ21 ha esordito nel 2016, a oggi è stato prodotto in circa 120 unità ed è presente nelle flotte di Air China, China Eastern, China Southern, China Express Airlines, Jiangxi Air e Genghis Khan Airlines.
L’altro velivolo prodotto dall’azienda cinese è il C919, da molti definito la “copia dell’A320”. Finora ne sono stati prodotti una dozzina: 8 li possiede China Eastern, due hanno i colori di Air China e altri due fanno parte della flotta di China Southern.