Un maxi piano da 270 milioni di euro per portare Aeroporti di Puglia nel futuro dell’aviazione puntando su infrastrutture, sostenibilità e digitalizzazione e raggiungendo i 12 milioni di passeggeri entro il 2027 (nel 2022 sono stati 9,2 milioni i pax).
La società che gestisce gli scali di Bari, Brindisi, Foggia e Taranto ha presentato ieri il piano strategico 2023-28 nella Sala degli Ulivi dell’aeroporto Karol Wojtyla di Bari con la presenza del presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile, del presidente di Enac, Pierluigi Di Palma, dell’Assessore regionale ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, Anita Maurodinoia e del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
Gli obiettivi sono molteplici e suddivisi per aeree d’intervento: AdP vuole incrementare la capacità dell’infrastruttura per catturare la domanda futura di traffico, migliorare l’impatto ambientale di sostenibilità e adottare soluzioni per aumentare il livello di digitalizzazione dei processi.
Ma ci sono anche i progetti per rilanciare sia l’aeroporto di Foggia come polo delle emergenze e della gestione unica della rete di elisuperfici – oltre che base per il futuro network di vertiporti dell’Advanced Air Mobility – sia consolidare lo sviluppo di Taranto Grottaglie come centro di ricerca e sperimentazione sulle tecnologie aerospaziali e spazioporto.
I 270 milioni di euro d’investimento sono così suddivisi: 151 sono destinati alle infrastrutture, 70 milioni alla sostenibilità e 49 alla digitalizzazione. Investimenti che porteranno ad un impatto economico importante.: in termini di occupazione si registreranno 4mila nuovi occupati diretti e indiretti e 11.600 nuovi occupati nell’indotto e nel catalitico (imprese e turismo). Quanto invece all’impatto sull’economia, ci saranno 1,15 milioni di presenze turistiche straniere in più che arriveranno in aereo al 2035 (+100%) con un aumento di spesa di circa 700 milioni di euro. Il valore di incremento del Pil dovuto allo sviluppo aeroportuale al 2035 contro il 2022 arriverà a 1.000 milioni di euro.
Il traffico passeggeri, secondo le previsioni di Aeroporti di Puglia, entro il 2035 registrerà un aumento del 53% rispetto al 2022. Bari avrà una crescita media del 3,4%, Brindisi del 2,9% e Foggia raggiungerà i 200mila passeggeri annui. Nel Piano lo sviluppo tecnologico dei voli suborbitali e aviolanci di satelliti vede lo Spazioporto di Grottaglie come infrastruttura strategica per l’accesso autonomo allo Spazio da parte del Paese Italia.
La domanda continuerà a crescere a ritmi sostenuti e Aeroporti di Puglia è pronta ad affrontare un nuovo mercato che emergerà con l’aviazione dell’ultimo miglio, in termini di sviluppo e trasformazione della Rete regionale eliportuale in rete di secondo livello dei vertiporti che vedrà a Foggia l’hub di coordinamento in connessione con lo sviluppo della base logistica della Protezione Civile e delle emergenze.
«Tutto ciò – ha dichiarato il presidente di Aeroporti di Puglia, Antono Maria Vasile – è il risultato della strategia commerciale applicata nell’individuare le misure reattive più idonee a supportare i programmi ripresa del traffico, anche al fine di salvaguardare gli investimenti effettuati fino ad oggi dalla Regione Puglia, per garantire la connettività con i Paesi più importanti dal punto di vista economico e turistico».
Per il presidente, il piano «rappresenta un programma di sviluppo incentrato sull’incremento del numero di passeggeri e sull’allargamento del network di origini/ destinazioni direttamente collegate per via aerea con la Puglia, in diretta connessione con lo sviluppo delle infrastrutture in termini di digitalizzazione e sostenibilità. Il Piano, in linea con la pianificazione regionale e nazionale, delinea la trasformazione del modello di business, guidata dall’innovazione della domanda e dell’offerta, dalle nuove tecnologie, dagli obiettivi di decarbonizzazione e dai cambiamenti nella regolamentazione».