Aeroporti di Roma chiede treni notturni, ma Fs risponde picche
Piccato botta e risposta tra Aeroporti di Roma e Fs sui treni notturni. AdR, infatti, ha rinnovato la richiesta a introdurre convogli anche in tardo orario tra lo scalo di Fiumicino e Roma Termini, ma ha ricevuto un secco “no“. Una vicenda che per molti operatori ha dell’incredibile: quello che viene considerato e premiato come l’aeroporto migliore d’Europa ha un tallone d’Achille proprio nei collegamenti ferroviari: tra le 23.30 e le 5.30, infatti, chi deve effettuare un transfer dall’aeroporto al centro città può ricorrere soltanto al taxi oppure all’auto a noleggio.
Un disservizio che fa il paio con l’altra incredibile situazione relativa al trasporto pubblico locale, ovvero il collegamento molto low cost operato da Cotral tra Fiumicino ed Eur Magliana oppure aeroporto-Ostia, privo di adeguate segnaletiche e soprattutto con difficoltà logistiche per reperire i biglietti. Di fatto, per uno straniero è quasi impossibile venire a conoscenza di un servizio pubblico molto economico: il biglietto costa 1.70 euro.
Ma è sulla vicenda del mancato funzionamento del collegamento ferroviario che si concentrata l’attenzione anche dei politici, visto che la Commissione Mobilità del Comune di Roma ha dibattuto sul problema, che era già stato sollevato dal Capo dell’unità operativa infrastrutture, Andrea Giordano. In vista del Giubileo, infatti, aveva lanciato l’allarme in una lettera a Regione Lazio e Rete ferroviaria italiana del Gruppo Fs, per sensibilizzare amministratori locali e operatori del settore.
Nella missiva si fa presente che “ci sono 22 partenze tra le 5.30 e le 6.30 e 42 movimenti, sia partenze sia arrivi, tra le 22.30 e l’una del mattino. Tutto ciò genera un flusso di passeggeri e operatori aeroportuali in aggiunta, una massa di persone che transita e che deve arrivare con una o due ore di anticipo. A oggi questa mancanza di offerta è gestita un po’ da Cotral e un po’ con i bus navetta AdR, ma il servizio non è degno di un aeroporto internazionale”.
Non si è fatta attendere la lapidaria risposta di Rfi, che in sua nota ha comunicato che “non ci sono margini per inserire ulteriori servizi nella parte notturna. C’è bisogno di nuovi binari. Oggi, come Rfi, su quella tratta siamo strutturati così: di giorno garantiamo il servizio, mentre nella notte si svolge l’attività di manutenzione“.
Si attende ora l’intervento della Regione Lazio e di qualche politico avveduto che possa riaprire un dialogo costruttivo tra AdR e Fs, a tutela degli stessi utenti aerei, oltre che del buon nome dello scalo internazionale, fiore all’occhiello del nostro sistema aeroportuale.