Dal rapporto Aci Europe la conferma che nel 2016 gli scali europei hanno consolidato la loro crescita (+5,1%) grazie soprattutto all’impulso delle linee aeree low cost. Unico dato in controtendenza, il crollo del traffico negli scali in Turchia (-6%).
Questi i segnali più vistosi contenuti nel rapporto dell’associazione che raggruppa i principali aeroporti europei, riferito alla stagione 2016. Al contrario il traffico negli scali non comunitari ha fatto segnare un decremento di quasi l’1%. Un trend molto positivo per l’Europa nonostante i fenomeni terroristici che hanno comunque inciso sull’andamento del traffico in Germania, Belgio e Francia ma solo a livello locale.
Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe, ha sottolineato: «Gli aeroporti europei hanno superato i 2 miliardi di passeggeri, che rappresenta un record assoluto. Perfomance rese possibili grazie soprattutto alla dinamicità delle compagnie aeree low cost e al lancio da parte di alcune compagnie di linea di nuovi collegamenti long haul che hanno riscosso molti consensi sul mercato».
Nel dettaglio tra gli scali europei che hanno beneficiato di un forte impulso operativo figurano gli aeroporti di Manchester (+10,8%), Lisbona (+ 11,7%), Atene (+ 10,6%), Varsavia (+ 14,5%), Berlino (+ 36,7%), e Bucarest (+ 18,3%). Tra gli italiani le migliori performance sono di Venezia (+ 10%) e Bologna (+ 11,5%).
Mentre tra i maggiori aeroporti europei, spiccano i risultati di Amsterdam-Schiphol (+9%), mentre si consolidano i primati di Londra Heathrow con 75 milioni di passeggeri (1%), e di Parigi Charles De Gaulle con quasi 66 milioni di pax (+0,3%), mentre Francoforte, con 60 milioni di pax, è risultato in leggera flessione.