Allarme rincari tariffari nel trasporto aereo francese: l’Unione delle compagnie aeree autonome (Scara – Syndicat des compagnies aériennes autonomes) che annovera tra gli associati Air Corsica, Air Tahiti Nui, Air Antilles, si dice preoccupata per l’introduzione di una nuova tassa sui superprofitti di autostrade e società aeroportuali, che inevitabilmente ricadrà anche sulle compagnie aeree e sui loro passeggeri.
Secondo il sindacato d’impresa dei vettori, infatti, l’introduzione di questa tassa “comporterà un aumento delle tasse aeroportuali dovute dalle compagnie aeree. Ad esempio, Aéroports de Paris (AdP) ha pubblicato i suoi prezzi per il 2024, approvati dall’Autorità di regolamentazione dei trasporti, che comportano un aumento del 6,7% delle tasse passeggeri pagate dalle compagnie alla società di gestione.
Quella adottata in Francia è un’imposta dovuta oggi dalle compagnie di infrastrutture di trasporto a lunga percorrenza (autostrade e aeroporti) la cui redditività è superiore al 10% e utili superiori a 120 milioni di euro. Nel 2022, il gruppo AdP ha raggiunto una redditività del 19% e ha registrato un utile di 592 milioni di euro.
Scara, nella sua nota ufficiale, deplora quindi “il fatto che una tassa sui superprofitti possa essere sopportata dalle compagnie aeree e dai loro passeggeri, soprattutto in tempi di inflazione”. Il sindacato ritiene che lo spirito della legge deve essere quello di tassare i superprofitti dei gestori delle infrastrutture e non degli utenti.