Aeroporti in progress dalle Maldive alle Seychelles
Entro il 2036 saranno l’Africa e l’Oceano Indiano le aree nel mondo che, secondo Iata, cresceranno a un ritmo più alto rispetto a tutte le altre. Risultato: saranno 274 i milioni di passeggeri in più che voleranno ogni anno da un capo all’altro del continente, ma che dovranno vedersela con infrastrutture per il momento non adeguate ai nuovi livelli di traffico. A fare da eccezione ci sono, per il momento, pochi scali, tra cui l’aeroporto di Mauritius Sir Seewoosagur Ramgoo-lam, che ha da poco firmato un memorandum of understanding con la società di gestione degli scali parigini Adp per lo sviluppo del traffico tra l’isola e la Francia.
Le Maldive, invece, lo scorso settembre hanno visto l’inaugurazione di una nuova pista (ma le operazioni vere e proprie ancora devono incominciare) al Velana International Airport. Proprio lo scalo di Malé è al centro di un più generale progetto di ristrutturazione e ampliamento, condotto dal governo in cooperazione con i sauditi di Binladin Group, che dovrebbe vedere l’investimento di 800 milioni di dollari per la costruzione di un nuovo terminal passeggeri, del completo restyling della struttura già esistente, dell’ampliamento della parte cargo e di un nuovo terminal acquatico.
Ma le novità in fatto di infrastrutture ci sono anche alle Seychelles, dove il nuovo terminal per i voli domestici dell’aeroporto di Mahé è stato inagurato nelle scorse settimane. La costruzione rappresenta il gateway per tutti i collegamenti interni all’arcipelago, e in particolare per quelli destinati alle isole di Praslin e La Digue, oltre che per quelle di Bird e Denis.