by Andrea Lovelock | 23 Luglio 2021 12:17
Sì alla sospensione dell’addizionale comunale sui biglietti aerei per gli aeroporti con un traffico inferiore al milione di passeggeri. Nell’ambito del decreto Sostegni bis che con il via libera del Senato è diventato legge[1], è stato infatti accolto l’emendamento voluto da Airgest, la società che dal 1992 gestisce l’aeroporto di Trapani Birgi.
Legittima soddisfazione espressa dal presidente di Airgest, Salvatore Ombra, a L’Agenzia di Viaggi Magazine: «È un traguardo storico, una battaglia combattuta per due anni e finalmente compresa. Ai senatori abbiamo fatto presente che la perdita di gettito fiscale di circa 10 milioni di euro prodotta da questa sospensione, è di gran lunga inferiore agli introiti e apporti al Pil sul territorio, derivanti dall’incremento di traffico aereo che si potranno generare senza questa gabella. Prossima tappa è l’inserimento in Finanziaria di una norma che prolunghi la sospensione per almeno un biennio dell’addizionale o la sua totale eliminazione per rendere gli aeroporti regionali concorrenziali».
L’istanza di cui l’Airgest-Aeroporto di Trapani si è fatta promotrice è stata frutto anche di forti pressioni da parte di tutte le compagnie aeree, in quanto l’addizionale rappresenta un disincentivo adoperare negli scali regionali e minori, con meno di 1 milione di passeggeri, che in Italia sono oltre 20.
«Anche se questo provvedimento – conclude Ombra – avrà durata biennale e quindi un effetto temporaneo, rimane indispensabile oggi, in questo periodo emergenziale, per territori a vocazione turistica. Basti pensare all’apporto dei collegamenti minori nella valorizzazione delle mete, non solo in Sicilia, ma in altre zone d’Italia, che è paragonabile a quello generato in altre mete esotiche come Maldive e Grecia, che vivono di questi collegamenti minori.»
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