Ryanair accoglie con favore la sospensione dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco negli aeroporti italiani con meno di un milione di passeggeri l’anno, ma chiede di più.
Questa pausa fiscale, valida fino a dicembre prossimo, svolgerà un ruolo determinante per la ripresa del traffico aereo in Italia. Ryanair, però, sostiene “che dovrebbe essere sospesa almeno fino al 2025 ed estesa a tutti gli aeroporti italiani per fornire una reale ripresa e una crescita sostenibile del traffico aereo e della connettività italiana. Inoltre, se il governo dovesse rimuovere l’imposizione dell’addizionale potremmo realizzare un ulteriore investimento di 4 miliardi di dollari negli aeroporti e nel turismo italiani, basando fino a 40 nuovi aeromobili nei prossimi quattro anni e creando oltre 1.500 posti di lavoro in Italia”.
Il direttore commerciale di Ryanair, Jason McGuinness, ha dichiarato: «Chiediamo al governo italiano di sospendere definitivamente questa tassa per tutti gli aeroporti italiani, che rappresenta un limite alla competitività rispetto agli altri europei. L’abolizione di questa tassa contribuirebbe a una rapida ripresa del traffico aereo italiano».
La compagnia ha poi annunciato il lancio di 13 nuove rotte e voli aggiuntivi su altre 17 tratte già esistenti.