Aeroporti under pressure: la soluzione Aci Europe

by Andrea Lovelock | 28 Novembre 2024 9:53

Per il futuro degli aeroporti ci vuole un gioco di squadra: di fronte a una domanda aerea in costante crescita, dai gestori alle istituzioni nazionali ed europee, ci vuole una visione strategica condivisa.

Questo il fil rouge del forum “Airports Innovate 2024” organizzato da Aci Europe presso l’aeroporto di Fiumicino a Roma. La concreta collaborazione di tutti i player, dalle compagnie aeree ai fornitori di servizi di navigazione aerea e di assistenza a terra fino ai regolatori, rappresenta una conditio sine qua non per affrontare la forte crescita prevista della domanda di traffico aereo.

Nel suo Aviation Outlook 2050, infatti, Eurocontrol prevede che in Europa entro il 2050 la domanda cresca del 44% rispetto ai livelli del 2019. Gli aeroporti europei non riusciranno ad accogliere fino al 12% della domanda dei passeggeri, a causa di una serie di fattori che ne limitano la capacità.

Consapevole che i limiti di capacità fisica della maggior parte degli aeroporti europei non scompariranno da sé, nell’Airport Capacity Position Paper Aci Europe indica agli aeroporti come gestire la crisi in atto, con chiara attenzione alla massimizzazione dell’uso delle strutture esistenti e allo sblocco della capacità latente dove possibile. Le misure chiave sono l’ottimizzazione delle strutture aeroportuali esistenti, l’impiego di nuove tecnologie e procedure, una migliore integrazione tra operazioni a terra e gestione del traffico aereo e solidi programmi per le relazioni con la comunità.

Il documento sottolinea l’assoluta urgenza di rivedere le regole di assegnazione degli slot aeroportuali, ormai obsolete, e l’importanza di una rimodulazione dei diritti aeroportuali al fine di incentivare gli utenti degli aeroporti a comportamenti più efficienti. La vision sottesa al documento mette ai comandi l’operatore aeroportuale perché migliori efficienza e prestazioni, con particolare attenzione alla passenger experience, alla massimizzazione della connettività aerea e alla sostenibilità. Tutto ciò richiede che si abbattano barriere e divisioni, si sviluppi una situational awareness condivisa, si proceda a un’operatività integrata e a processi decisionali collaborativi che coinvolgano tutti gli stakeholder aeroportuali.

Non a caso Olivier Jankovec, director general di Aci Europe, nel corso del convegno spiega: «Gestire un aeroporto è troppo spesso simile a dirigere una fabbrica in cui hai investito senza poter realmente controllare la produzione e le prestazioni. Questo deve cambiare. I vincoli che affrontiamo nello sviluppo della capacità fisica, insieme all’imperativo della sostenibilità e all’aumento delle disruption, in particolare quelle legate al meteo, indicano che gli aeroporti devono essere riconosciuti e dotati delle competenze per diventare padroni della propria capacità e delle proprie prestazioni. Questo deve iniziare con una revisione delle regole europee sugli slot aeroportuali, per garantire maggiore trasparenza ed efficienza, oltre a salvaguardare l’integrità e la competitività del nostro mercato dell’aviazione».

E per sostenere al meglio gli aeroporti europei ai fini di una gestione efficiente della loro capacità e operatività, Aci Europe ha pubblicato un nuovissimo documento contenente delle linee guida sugli Airport Operations Centre (Apoc). Un Apoc riunisce tutti gli stakeholder dell’operatività aeroportuale: è il centro nevralgico dell’ecosistema aeroportuale e contribuisce a migliorare l’efficienza e la sicurezza dell’operatività e la passenger experience. È importante in tutti gli aeroporti, a prescindere dalle loro dimensioni, perché tutti gli aeroporti devono affrontare le stesse sfide e sono utilizzati da una molteplicità di stakeholder operativi. Per gestire in modo efficiente la capacità esistente e per sbloccare la capacità latente, bisogna coinvolgere tutti gli stakeholder che operano nell’aeroporto.

E infatti Jankovec ribadisce: «L’Apoc è uno strumento cruciale nelle mani degli operatori aeroportuali per migliorare le prestazioni complessive del sistema, oltre a stabilire una piattaforma importante per la comunicazione continua tra i numerosi attori coinvolti nel garantire viaggi puntuali e piacevoli per i nostri passeggeri. Gli Apoc sono anche un vantaggio per la rete, in quanto fungono da interfaccia essenziale con il network manager all’interno di Eurocontrol, migliorando la condivisione dei dati e la consapevolezza di questa situazione comune in tutta Europa. Con questa nuova guida, intendiamo fornire un quadro concreto e utilizzabile per gli aeroporti che desiderano avviare il proprio Apoc da zero, oltre a utili suggerimenti per gli aeroporti che cercano di potenziare i loro servizi».

E su tutto un ruolo decisivo lo giocherà la tecnologia avanzata; infatti da parte sua, l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma Marco Troncone sottolinea: «L’innovazione è un pilastro strategico per il sistema aeroportuale ed è preminente nella missione di Adr di costruire l’aeroporto del futuro. Negli ultimi 12 anni abbiamo investito 3 miliardi di euro nelle nostre infrastrutture, creando strutture sempre più moderne e funzionali. Questo impegno ha portato l’aeroporto di Fiumicino a classificarsi al primo posto tra gli aeroporti europei per la qualità del servizio per sette anni consecutivi, affermandosi come centro di eccellenza e cantiere di innovazione riconosciuto su scala globale. Siamo fortemente impegnati affinché il Paese e il nostro territorio possano catturare in pieno il grande potenziale di sviluppo che si prospetta davanti a noi, offrendo un’esperienza di viaggio unica e sperimentando soluzioni sostenibili per i nostri passeggeri. L’aeroporto di Fiumicino rappresenta quindi oggi non solo un’infrastruttura strategica, ma un vero propulsore di soluzioni innovative e sostenibili».

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