L’Aeroporto di Bologna ha chiuso il primo semestre 2020 con una perdita di 4,7 milioni di euro, in forte calo rispetto rispetto all’utile di 9,4 milioni del primo semestre 2019.
Al 30 giugno, i risultati del Marconi risultano infatti “fortemente impattati dagli effetti dell’emergenza Covid-19 nei mesi da marzo a giugno”, sottolinea una nota. A determinare questi numeri, un traffico in calo del 67,7% mentre i ricavi consolidati non vanno oltre quota 33,5 milioni (58,9 milioni al 30 giugno 2019). Negativo anche l’Ebitda consolidato (per 683.000 euro), contro i più 20,5 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso.
“Come tutti gli operatori aeroportuali, viviamo in modo particolarmente pronunciato le conseguenze di un evento del tutto inaspettato come l’esplosione di un’emergenza sanitaria globale. Basti pensare che a livello europeo la Commissione ha autorizzato fino al 31 agosto 2020 aiuti per oltre 31 miliardi di euro alle compagnie aeree e poco più di un miliardo agli aeroporti. Questi dati parlano da soli”, ha commentato Nazareno Ventola, ad e direttore generale dello scalo felsineo.
Per quanto riguarda gli scenari futuri, sulla base dei volumi registrati nei primi otto mesi dell’anno, delle informazioni attualmente disponibili e degli studi di settore, “i volumi di traffico a fine 2020 potranno registrare una significativa contrazione rispetto al 2019”.
L’aeroporto, quindi, confermerà le misure di contenimento dei costi e con riserva di rivalutazione ed eventuale riduzione dei programmi di investimento-sostituzione “non indispensabili”, cercando “ulteriori finanziamenti bancari”.