I primi nove mesi del 2020 si sono chiusi con un calo complessivo del traffico passeggeri pari al 70,4% rispetto allo stesso periodo del 2019 e con una riduzione dei movimenti del 59,6%. È quanto emerge dal resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2020 approvato dal cda dell’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna che sottolinea come il risultato, dopo “l’ottima performance” registrata nel mese di gennaio (+9,9% vs 2019) e nelle prime tre settimane del mese di febbraio (+5,3% vs 2019), risente della “netta inversione di tendenza” scaturita a partire dal 22 febbraio 2020 per effetto dell’emergenza sanitaria da Covid-19.
«La pandemia sta determinando una crisi senza precedenti nella storia del trasporto aereo con effetti dirompenti e critici, in primis, per i gestori aeroportuali, ma altresì per l’intera filiera – ha commentato Nazareno Ventola, amministratore delegato e direttore generale dell’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna – Ancora oggi, nonostante molti mesi di puntuale rendiconto dei negativi impatti e delle difficoltà che stiamo incontrando, non possiamo non sottolineare come le Istituzioni continuino a dedicare una scarsissima attenzione all’emergenza corrente per le società di gestione aeroportuale come per tutta la filiera economica che coinvolge imprese direttamente ed indirettamente coinvolte nel ciclo produttivo aeroportuale. Rinnoviamo pertanto la richiesta a tutte le istituzioni affinché, come avvenuto in molti altri Paesi, e ciò altresì il linea con l’attuale regolamentazione Ue in materia di aiuti di stato, sia assicurato ai gestori aeroportuali un supporto concreto, ed a questo punto sempre più urgente, che consenta agli scali di poter mantenere piani e impegni in materia di investimenti infrastrutturali e la tenuta dei livelli occupazionali».
Nei primi nove mesi del 2020, i ricavi consolidati dello scalo sono ammontati a 53,8 milioni di euro, in calo del 43,1% rispetto ai 94,5 milioni registrati l’anno precedente, per via della contrazione del traffico dovuta alle misure poste in essere per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Inoltre, i primi nove mesi del 2020 presentano un Ebidta negativo per 1,1 milioni di euro, a fronte di un dato positivo di 36,2 milioni di euro nell’analogo periodo del 2019, per effetto di una contrazione dei ricavi, strettamente correlata all’andamento del traffico, e di una maggiore rigidità dei costi.