Aeroporto di Fiumicino, decolla l’Innovation Hub per le startup
Dal robot che consegna food&beverage ai passeggeri in aeroporto a quello alimentato a energia solare che pulisce i terminal e, una volta a riposo, si trasforma in una comoda panchina. Dalla sedia a rotelle a guida autonoma in grado di trasportare i viaggiatori dall’ingresso dei terminal fino ai gate alle soluzioni di intelligenza artificiale che rendono più veloci ed efficienti i controlli di sicurezza e la gestione dei bagagli, oltre che più sostenibile il turnaround degli aeromobili in piazzola, riducendo le emissioni di Co2.
Sono alcuni dei progetti sviluppati da startup italiane e internazionali che popolano l’Innovation Hub dell’aeroporto Leonardo da Vinci, un’iniziativa avviata da Aeroporti di Roma nell’ambito della sua strategia di “open innovation” dei servizi e della gestione aeroportuale. Si tratta di un unicum nel panorama europeo, un vero e proprio acceleratore di impresa dedicato allo sviluppo di soluzioni innovative nel comparto aeroportuale, situato in una struttura di 650 metri quadri nel cuore del Terminal 1 del principale scalo del Paese.
L’hub ospiterà giovani startupper italiani e provenienti da ogni parte del mondo, che potranno contare sia su un investimento di AdR nel capitale delle proprie startup, sia sul supporto delle strutture aeroportuali per testare sul campo i servizi, a stretto contatto con tecnici e passeggeri. Il periodo di accelerazione nello scalo, in media di 6 mesi, consentirà alle startup di finalizzare al meglio i propri progetti, facilitandone l’entrata sul mercato e sfruttando anche la rete internazionale “Airports for Innovation” di cui AdR fa parte insieme agli scali spagnoli del Gruppo Aena, quelli di Atene e Nizza.
Il programma di innovazione di AdR prevede 50 milioni di euro di investimenti ed è stato ideato circa un anno fa, con il lancio della prima “Call for ideas” volta a ingaggiare startup da tutto il mondo per sviluppare a Fiumicino le proprie soluzioni in sei ambiti aeroportuali: miglioramento della puntualità; sistemi data driven; automazione dei processi; riduzione dei consumi energetici; passenger digital experience e servizi commerciali omnichannel.
Alla call hanno risposto circa 530 startup in tutto il mondo, di cui 96 (62 italiane e 34 straniere) hanno presentato la propria candidatura. Il processo di selezione è avvenuto con il supporto di Plug and Play, il più importante investitore privato in startup della Silicon Valley, con più di 40.000 startup in portafolio, di cui 21 “Unicorn” con una valutazione superiore a 1 miliardo di dollari. Le startup identificate al termine della prima call sono state 10: sono nate circa cinque anni fa e i fondatori sono per la gran parte under 30. A queste si aggiungono altre tre startup con cui AdR sta lavorando in questi mesi.
Tra i progetti in corso di sviluppo a Fiumicino figurano sia soluzioni di robotica avanzata – con “macchine” capaci di attivarsi autonomamente in caso di necessità per pulire le aree aeroportuali, di consegnare food&beverage raggiungendo i viaggiatori, di trasportare nel massimo comfort i passeggeri con mobilità ridotta – sia innovazioni di processo in grado di aumentare, e in alcuni casi rivoluzionare, l’efficienza di alcuni servizi operativi come i controlli di sicurezza, la movimentazione degli aeromobili in sosta, il trasporto e la riconsegna dei bagagli, il wayfinding all’interno dello scalo.
«L’eccellenza operativa che il Leonardo Da Vinci ha ormai stabilmente raggiunto ci pone ora la sfida di essere parte attiva del disegno dell’aeroporto del futuro, assicurando la transizione digital & green del nostro settore – ha detto Marco Troncone, amministratore delegato di Aeroporti di Roma – Il nostro approccio alla qualità dei servizi, alla sostenibilità e alla sicurezza non può prescindere dall’innovazione, fattore abilitante della nostra strategia industriale. L’hub è un’importante testimonianza della nostra visione, che si concretizza attraverso un importate piano di investimenti dedicato alle iniziative in ambito innovation. Puntiamo a ingaggiare le migliori start up internazionali e supportiamo la contaminazione a tutti i livelli aziendali, diffondendo la cultura dell’innovazione e stimolando la creatività delle nostre persone».
La seconda fase del programma vedrà il coinvolgimento di ulteriori startup, attraverso una nuova “call for ideas” lanciata entro il prossimo novembre.