Aeroporto di Trapani, appello al governo sul settore low cost
L’aeroporto di Trapani Birgi riprenderà il traffico passeggeri dal prossimo 21 giugno. «Ma sarà difficile tornare alla normalità, e non solo per i piccoli scali ma per gli stessi passeggeri, se il governo nazionale non abbasserà la pressione politica e fiscale sulle compagnie aeree low cost», avverte il presidente di Airgest Salvatore Ombra, che lancia un nuovo appello di sensibilizzazione al governo nazionale in concomitanza con la comunicazione della riapertura e delle rotte estive.
Ecco dunque le tratte della summer 2020 (data ultima il 25 ottobre) da e per lo scalo siciliano, con la ripartenza affidata alle compagnie aeree Ryanair, Alitalia, Dat, Corendon Airlines, AlbaStar e Blue Air.
Ryanair opererà la tratta da e per Bergamo dal 2 luglio (sabato, domenica e giovedì), Bologna dal 21 giugno (lunedì, martedì, giovedì, venerdì e domenica), Baden Baden dal 3 luglio (lunedì e venerdì) e Pisa dal 1° luglio (lunedì, mercoledì, venerdì e domenica); Alitalia volerà, dal 1° luglio, da e per Roma Fiumicino e Milano Linate, dal lunedì alla domenica; Corendon Airlines, dal 7 luglio, il martedì partirà per Amsterdam e dal 1° luglio per Maastricht (sabato e mercoledì).
Albastar, nuovo arrivo a Trapani Birgi, volerà da e per Milano Malpensa e Cuneo Levaldigi, dal 10 luglio (lunedì e venerdì); Danish Air Transport (Dat) tornerà a volare da Trapani a Pantelleria, dal lunedì alla domenica, il 1° luglio, dopo esser stata spostata su Palermo, durante la chiusura per il Covid-19.
Dal 4 luglio, Blue Air, tornerà a volare da Trapani Birgi, con destinazione Torino, il martedì e il sabato.
«A causa del decreto Rinascita il sistema aeroportuale italiano cambierà in peggio – sottolinea però Ombra – Gli aiuti ad Alitalia faranno più danni del Covid, facendo scappare le compagnie low cost. Prima della fine del 2020 il costo dei biglietti schizzerà alle stelle, riportando il trasporto aereo agli anni Ottanta, con voli cari e introvabili da prenotare con largo anticipo, perché la compagnia di bandiera non avrà la capacità e i mezzi per poter trasportare tutti i passeggeri».
Per questo il presidente di Airgest lancia un appello al governo nazionale e ad Assoaeroporti: «Auspico che gli organi nazionali, l’associazione di categoria Assoaerporti, gli altri aeroporti, che ho in parte sentito e ravvisano le mie stesse preoccupazioni, sapranno intervenire in maniera forte nei confronti del governo, affinché modifichi questi provvedimenti che minano il trasporto aereo che, insieme alle associazioni degli albergatori, rappresenta il 18.36% del Pil nazionale, cioè un quinto dell’economia di tutto il territorio», conclude.