Armonizzazione dei regolamenti italiano ed europeo in materia di affitti brevi e pieno riconoscimento del “property manager” sono le due istanze preminenti che Marco Celani, presidente di Aigab, l’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi ha rappresentato al presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti.
Un confronto avvenuto in vista del parere che Ciambetti esporrà a Bruxelles sulla materia degli affitti brevi, in veste di relatore e in quanto delegato del Comitato Europeo delle Regioni, riguardante il progetto di Regolamento comunitario sulla raccolta dati del vacation rental.
Ciambetti ha espresso massima disponibilità nel rappresentare a livello europeo le istanze degli imprenditori italiani del settore che chiedono di inserire nel testo il riconoscimento della figura del property manager, l’armonizzazione a livello nazionale ed europeo dell’apparato legislativo attualmente frammentato e il coinvolgimento degli operatori professionali nella definizione di eventuali limitazioni al mercato degli affitti brevi, al fine di salvaguardare gli investimenti dei proprietari degli immobili e degli imprenditori che li gestiscono.
«Seguo con interesse – ha detto infatti Ciambetti – l’esplosione del mercato degli affitti brevi, un fenomeno positivo che si è imposto all’attenzione internazionale e che oggi siamo chiamati a valutare in un’ottica di bilanciamento tra esigenze delle comunità locali, degli imprenditori e dei viaggiatori».
Da parte sua, Celani ha commentato con soddisfazione: «Ringraziamo il presidente Ciambetti per la sensibilità con cui ha saputo cogliere il valore creato dall’industria degli affitti brevi, un settore che nel 2022 ha generato oltre 11 miliardi di Pil per il Paese, e confidiamo nel suo supporto a livello europeo per poter affermare la figura del property manager come miglior alleato per governi nazionali ed enti locali. I gestori professionali già oggi agiscono da sostituto d’imposta, raccolgono la tassa di soggiorno ed effettuano tutti gli adempimenti per conto dei proprietari che affidano loro gli immobili, proponendosi come un interlocutore unico e tracciabile per le istituzioni».