Ping pong sugli affitti brevi. Al ministero del Turismo – che ieri segnalava la richiesta del Codice Identificativo Nazionale da parte di oltre 190.000 strutture registrate sulla Banca dati strutture ricettive – fa da contraltare Aigo Confesercenti, che lamenta problemi tecnici sulla piattaforma Bdsr e chiede una proroga di 60 giorni.
«C’è il rischio di danni enormi per i gestori che non possono ottenere il Cin entro il 31 ottobre a causa dei ritardi causati dal sistema di rilascio», spiega il presidente Claudio Cuomo in una lettera inviata al Mitur, che aveva già valutato la possibilità di prorogare a gennaio 2025 i termini per l’adeguamento.
Nel testo Aigo ribadisce di aver “accolto il sistema del Cin con grande favore, in quanto considerato l’unico strumento efficace per garantire la trasparenza del settore e contrastare fenomeni di abusivismo, anche e soprattutto nell’ambito delle attività offerte tramite Ota”.
“Tuttavia – scrive l’associazione di categoria – ci viene segnalato che in molte regioni sono emerse anomalie nell’attribuzione del Cin, dovute a problemi nella fase di interscambio delle informazioni tra le Banche dati regionali e la Banca dati nazionale. In alcuni casi i titolari delle strutture non riescono a generare il Cir (Codice Identificativo Regionale), per cui non possono chiedere il Cin. In altri casi, pur essendo stato attribuito il Cir, i titolari stessi non riescono a generare il Cin, perché nell’apposita sezione non risulta presente la struttura interessata. Altre strutture invece risultano associate a un gestore diverso da quello effettivo”.
Poi Aigo passa alle cifre e ribatte così al Mitur: “Si stanno riscontrando notevoli ritardi nel rilascio del Cin, come dimostra il fatto che a oggi solo il 40% delle strutture ricettive in Italia – secondo dati ufficiali del ministero – risulta in possesso del Cin. Inoltre, alcune Ota hanno comunicato che le strutture ricettive che entro il 31 ottobre 2024 non saranno dotate di Cin saranno oscurate dai loro portali: questo comporterebbe un evidente danno per i gestori e per i locatori di immobili in locazione breve che non abbiano ottenuto i Cin entro i termini di legge a causa delle evidenziate problematiche del sistema”.
Come detto, quindi, Aigo Confesercenti chiede al ministero di “prevedere uno slittamento dei termini di applicazione delle disposizioni di almeno altri 60 giorni, fissando l’entrata in vigore delle disposizioni e delle relative sanzioni non prima del 31 dicembre 2024. Non riteniamo corretto che i proprietari degli immobili e i gestori delle strutture ricettive debbano subire le conseguenze di un ritardo che è dovuto a problemi tecnici del portale Bdsr e soprattutto alle modalità di interscambio dei dati fra le Banche dati regionali e la Banca dati nazionale”.