Turismo batte Università 3 a 1. È l’effetto di quel che si chiama Short House Rent, il nuovo trend che sta spopolando in Europa ed anche in Italia. Sono quelli più propriamente definitivi affitti brevi che in pochi anni si sono imposti sul mercato turistico e soprattutto sul panorama immobiliare. Ora, secondo una indagine commissionata da Il Sole24Ore a Scenari Immobiliari, stanno mostrando dei ricavi ben più sostanziosi rispetto agli affitti concessi agli studenti.
Dopo un inevitabile arresto nella crescita di questi short rent immobiliari nel lungo periodo della pandemia, fin dalla fine del 2021, il trend ha ripreso a crescere in modo molto significativo, al punto da far emergere specularmente l’emergenza di locazioni per studenti fuori sede che trovano crescenti difficoltà nel reperire alloggi nei grandi centri urbani che ospitano sedi universitarie.
In termini statistici gli affitti brevi rendono il 4,5% rispetto al 3% degli affitti agli universitari fuori sede. In una parola il turista rende molto di più dello studente e in città come Roma, Firenze, Milano i rendimenti arrivano a toccare anche il 6%, senza poi considerare i vantaggi pratici di una locazione a breve termine, da a 1 a 3 settimane per ospite, perché lo short rent consente ai proprietari di rientrare in possesso dell’appartamento in tempi brevissimi, di fatto in ogni momento, mentre nel caso delle locazioni concesse agli studenti ci sono rigidità contrattuali di non poco conto.
Anche se come osservano gli analisti di Scenari Immobiliari, l’affitto lungo assicura un rendimento continuativo nel tempo ed un incasso annuale costante e sicuro, mentre nell’affitto breve c’è una considerevole incertezza legata alla stagionalità e spese fisse settimanali o mensili di manutenzione per rimanere appetibili nel mercato turistico sempre più esigente.
Di fatto, comunque, l’offerta degli affitti brevi soprattutto nelle grandi città e nei borghi ad alta attrattiva turistica, si è più che raddoppiata in soli cinque anni e la soluzione dell’appartamento è diventata la scelta più gettonata dalle famiglie che in tal modo possono risparmiare non poco nel budget per le vacanze, rispetto alle soluzioni alberghiere.