Affitti brevi, la banca dati nazionale sbarca in Sicilia
La Banca Dati Strutture Ricettive sbarca anche in Sicilia. L’isola è la settima regione ad aderire alla fase sperimentale della Bdsr – dopo Puglia, Veneto, Abruzzo, Calabria, Lombardia e Marche – e ora anche i cittadini e gli operatori siciliani possono richiedere il Codice Identificativo Nazionale (Cin) da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e l’esposizione all’esterno di strutture e immobili. Il Cin è uno dei cardini attorno al quale ruota la riforma degli affitti brevi, voluta dal ministero del Turismo e varata a dicembre 2023.
Per procedere bisogna accedere all’apposita piattaforma online del ministero del Turismo tramite Spid o Cie.
Le disposizioni inerenti la Bdsr saranno applicabili solo a partire dal sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’avviso di entrata in funzione della banca dati a livello nazionale, prevista non oltre il 1° settembre 2024.
In questa prima fase di sperimentazione, quindi, non si incorrerà in sanzioni ed è consentito adeguarsi agli obblighi correlati al Cin. Il numero di Cin emessi, a oggi, è di 8.000.