Le associazioni del mondo immobiliare e turistico – Abbav, Aigab, Breve, Confassociazioni real estate, Confedilizia, Fare, Fiaip, Host+host, Host Italia, Myguestfriend, Ospitami, Prolocatur, Property Managers Italia, Rescasa Lombardia – bocciano l’ultima bozza del testo del ddl sugli Affitti brevi. Il niet riguarda la proposta Santanchè in materia di locazioni turistiche, per questo hanno trasmesso al ministero del Turismo le loro osservazioni. Gli albergatori, invece, avevano dato parere favorevole.
Il testo diffuso – scrivono in una nota congiunta – è «palesemente mirato, senza alcuna ragionevole motivazione, a contrastare la locazione delle abitazioni private. Questo, attraverso l’introduzione di un numero ingiustificato di divieti, limitazioni, requisiti e obblighi, alcuni dei quali di impossibile applicazione». Ritengono, inoltre, che si tratti di «un testo fortemente lesivo del diritto di proprietà, profondamente illiberale e in molte sue parti contrario ai principi costituzionali».
Secondo le associazioni «determinerebbe due effetti principali: un aumento del sommerso e una crescita dei prezzi delle forme di ospitalità alternative, a cominciare da quella di tipo alberghiero». «La materia trattata – prosegue la nota – è la locazione, seppur breve, non un’attività economico-imprenditoriale, come invece, di fatto, si sottintende. Che ha una sua propria disciplina normativa e consente a qualunque privato cittadino, senza alcuna distinzione, di poter decidere liberamente come concedere in locazione il proprio o i propri immobili, nel rispetto della normativa vigente».