Sono già oltre 190mila le strutture registrate sulla Banca dati strutture ricettive che hanno richiesto il Cin in tema di affitti brevi. Lo precisa il ministero del Turismo, a quasi un mese dall’introduzione del Codice identificativo nazionale rilasciato dalla piattaforma digitale del Mitur.
«Al di là del numero di Cin fin qui rilasciati – sottolinea il ministro Daniela Santanchè in un’intervista a Il Messaggero – vorrei porre l’attenzione, soprattutto, sul numero di strutture ricettive registrate sulla Bdsr, che ha raggiunto un livello rilevante, superando quota 500mila. Un risultato importante che rappresenta la banca dati reale del settore, includendo quelle aziende che in precedenza non erano censite».
Dati, prosegue Santanchè, che hanno una funzione importante in chiave di contrasto all’illegalità: «Questo numero comprende anche il sommerso, evidenziando la nascita di nuove imprese del comparto del ricettivo che non erano state dichiarate. Un messaggio chiaro contro l’illegalità, a favore della trasparenza, che è poi tra gli obiettivi prioritari del nuovo quadro normativo».
C’è un ultimo dettaglio sul quale il ministro intende porre l’accento: «Per garantire una transizione più efficace e supportare le imprese nel passaggio alle nuove disposizioni, il Mitur sta valutando la possibilità di prorogare a gennaio 2025 i termini per l’adeguamento, anche al fine di evitare di incorrere in sanzioni come previsto dalla riforma».